Scandalo in Danimarca. “Biscotti ebraici – cotti dentro i forni a gas”. La brutale provocazione arriva da un supermercato danese che, in prossimità del Natale, pubblicizza questo prodotto con tanto di “Buon Natale”.
Dall’azienda danese è appena giunta una presa di posizione netta e poco equivocabile:
Siamo profondamente shokkati per quanto accaduto e il nostro team è in contatto con COOP per scoprire se si tratti di un incidente isolato commesso da un assistente/stagista, o se invece si tratti di un tentativo di manipolare la nostra immagine aziendale.
In nessuna circostanza permettiamo che i nostri prodotti siano commercializzati in questo modo.
Condanniamo con forza quanto avvenuto e le torte natalizie Karen Volf’s non possono essere in alcun modo comparate con lo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
Venlig hilsen/Kind regards
Oggi, 69 anni dopo la deportazione da Roma di 1023 ebrei (solo 16 tornarono), sono questi i “bocconi amari” – passatemi il termine – che deve buttar giù chi è ebreo. Ma questa, in fondo, è solo una briciola dell’antisemitismo odierno.
“Il silenzio di chi può protestare equivale al silenzio” – Ovadia Sforno.
Vito Kahlun
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