Italiani 3.0Caro Renzi , un ragazzo cresciuto in Italia deve diventare italiano prima dei 18anni

Chi vi scrive e' uno che qualora fosse un elettore del centrosinistra alle primarie voterebbe sicuramente per Matteo Renzi, per la sua voglia di rinnovamento della classe dirigente del PD e per la ...

Chi vi scrive e’ uno che qualora fosse un elettore del centrosinistra alle primarie voterebbe sicuramente per Matteo Renzi, per la sua voglia di rinnovamento della classe dirigente del PD e per la voglia di riformismo che da tempo manca ad una sinistra sempre meno progressista in Italia. Premesso questo leggendo il suo programma elettorale , al capitolo “diritti al passo con i tempi immigrazione e cittadinanza si legge;” 1. Chi nasce e cresce in Italia è italiano. Come ha affermato Giorgio Napolitano, le seconde generazioni sono parte integrante della nostra società; si tratta di «giovani che, nati o cresciuti nel nostro Paese, rimangono troppo a lungo legalmente “stranieri”, nonostante siano, e si sentano, italiani nella loro vita quotidiana». Non solo praticano gli stessi sport, tifano per le stesse squadre di calcio, usano lo stesso gergo e indossano indumenti simili ai loro coetanei figli di cittadini italiani. Hanno aspirazioni simili, spesso non hanno conosciuto nessun altra cultura. Chi è nato nel nostro Paese da genitori stranieri deve poter diventare cittadino italiano prima di iniziare la scuola dell’obbligo. Chi è arrivato in Italia da piccolo e ha frequentato due cicli di istruzione nel nostro Paese deve poter diventare cittadino italiano al compimento della maggiore età.” Per il sindaco di Firenze , un ragazzo come me ( e in Italia le seconde generazioni sono più di un milione ) arrivato in Italia all’età di 3 anni , che ha frequentato tutte le scuole in Italia dalle materne al liceo classico fino a frequentare oggi il terzo anno di legge, avrebbe diritto si alla cittadinanza italiana, ma solo dopo aver compiuto la maggior età , quindi aver meno diritti dei coetanei italiani , dover essere sbattuto all’eta di 14 anni in questura per rilasciare le impronte digitali per avere il permesso di soggiorno, dover rinunciare in molto casi a partecipare al viaggio d’istruzione all’estero con la classe, avere una carta d’identita con scritto “NON VALIDA PER L’ESPATRIO” e qualora il padre perdesse il lavoro e quindi il permesso di soggiorno diventare un clandestino , nonostante la sua unica patria e’ l’Italia. Se fossi diventato italiano prima dei 18 anni oggi sarei potuto entrare nella nazionale di rugby (sport che ho praticato per più di 10 anni), se fossi diventato italiano prima dei 18 anni sarei potuto andare in viaggio d’istruzione a londra con la mia classe al liceo al terzo anno invece di rinunciare e restare a casa, se fossi diventato italiano prima dei 18 anni avrei avuto gli stessi diritti di Riccardo e Marco due miei amici cari. Non chiedo di essere privilegiato ma chiedo stessi diritti e stessi doveri ovviamente . Se valgo devo andare avanti se non valgo e’ giusto che debba rimanere indietro. Si chiama merito, parola sconosciuta in Italia.

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