“I have it” oppure “It fails”. Celo, manca così i ragazzi italiani potrebbero scambiarsi le figurine nei prossimi cinque anni l’azienda di Modena Panini potrebbe non avere più i diritti delle immagini del campionato di calcio, dal momento che la Lega e l’associazione calciatori stanno valutando l’ipotesi di cederli alla societàa americana Topps che produce già album per il baseball e per il football. L’unico a essersi mosso per mantenere l’italianità della figurina è tal Carmelo Lombardo, che ha aperto un gruppo facebook, spaventato dall’idea che nel dicembre di quest’anno non si possano più essere le famosissime figu. Lega Calcio e associazioni calciatori parlano naturalmente già di diritto di immagine, di possibilità di salvaguardare i contratti, di offerte migliori, applicando una formula di marchionismo al calcio. Del resto questo servirebbe a mantenere il neonato contratto nazionale dei calciatori. Già perchè di questi tempi si sa il mondo è pieno di calciatori cassa integrati, disoccupati e in contratto di solidarietà. Ci vogliono nuovi business per rilanciare il settore bisogna vendere l’immagine dei calciatori italiani per i videogiochi e per altri tipi di impiego. Altro che le figurine. Quella appartengono al passato. E poi con le panchine lunge di oggi era sempre più difficile riempire un solo album. Quindi niente sentimentalismi. Chissenefrega se l’album delle figurine era un modo per coltivare una passione, stimolare la constanza di un bambino e anche un modo per conoscere i giocatori meno famosi, quelli che non fanno la pubblicità. L’album delle figurine nobilitava gli eroi più anonimi. Grazie all’album delle figurine io conosco Astutillo Malgioglio, Luciano Bodini, Manuel Gerolin, Sandro Tovalieri, Geronimo Barbadillo, Massimo Bonini, Beniamino Vignola e Massimo Briaschi.
13 Ottobre 2012