Sei pizzini veloci-veloci per una regione che si “rinnova” nella festività dei “morti”, tra Halloween e fiere degli Ognissanti.
Alla fine della fiera /1; oggi Crocetta al 30,7% con il 47,43% votanti (e con Udc). Nel 2008 Anna Finocchiaro al 30,3% con il 66,68% votanti (con Idv, Sinistra Arcobaleno: senza Udc).
Alla fine della fiera /2; che tu sia di destra o sinistra, anche quando sei una persona per bene, se corri con partiti tradizionali, senza cifra democristiana in Sicilia non vai da nessuna parte.
Alla fine della fiera /3; Nino Dina, Lino Leanza: eletti nella Crocetta Koalition che non passano inosservati. Altro che neo-milazzismo. Da buon cossuttiano nostalgico del compromesso storico, Crocetta un risultato inedito l’ha ottenuto: è riuscito a riunificare Cuffariani e Lombardiani. Da unità nazionale a unità regionale.
Alla fine della fiera /4; al comitato Crocetta Koalition in festa, l’inventario umano registra le presenze di D’antoni, Totò Cardinale, D’Alia, Lupo, De Lisi, Cocilovo. Quando vuoi massacrare un cuoco digli pure che c’è troppa poca pasta in questo sale. Qui c’è troppa poca “sinistra” in questa Dc.
Alla fine della fiera /5; “Crocchè” non si può sentire più: “Lombetta” piuttosto. Qualcuno spieghi a Lerner che polo autonomista era Cerbero a 2 teste. Più che il voto disgiunto poterono le “candidature disgiunte” di Lombardo che ha spalmato un bel tot di candidati (ex assessori, ex sindaci, ex dirigenti Mpa) nelle liste del Pd e della Crocetta Koalition.
Alla fine della fiera /6: benchè simile nella forma geografica, se qualcuno vuol farvi credere che ci si sia svegliati in Emilia Romagna e non in Sicilia, è un pessimo illusionista.
“La Peste In Scilia venne portata da una nave che si chiamava Redenzione” [Leonardo Sciascia]