L’Iran testa Israele (La contraerea israeliana abbatte drone entrato nello spazio aereo)

La tensione sale. Sabato mattina, due jet da combattimento dell’aviazione israeliana F-16 hanno abbattuto un drone (aereo senza pilota) nel sud di Israele presso la zona del Monte Hebron. Israele è...

La tensione sale.
Sabato mattina, due jet da combattimento dell’aviazione israeliana F-16 hanno abbattuto un drone (aereo senza pilota) nel sud di Israele presso la zona del Monte Hebron. Israele è sicuro che ad aver messo in funzionamento il drone sia stata la cellula terroristica di Hezbollah in Libano, sotto stretto ordine da Teheran; le prime indiscrezioni ci dicono che il drone è made in Iran.
Israele apprende per la prima volta che Hezbollah dispone di funzionalità tecniche avanzate che non pensava potesse avere.

In passato, droni firmati Hezobollah si sono infiltrati nello spazio aereo israeliano ma la loro attivazione non richiedeva alcun sistema di navigazione. Il veicolo aereo senza equipaggio (UAV) abbattuto ieri, richiedeva invece tale sistema. L’incidente ha dimostrato che l’Air Force israeliana ha la capacità di individuare e intercettare i droni in qualsiasi fase del volo.

Il drone, lanciato dall’Iran o da uno dei suoi alleati voleva testare il rilevamento delle forze di difesa israeliane e le loro capacità di intercettazione, e forse il suo obiettivo era anche la ricerca di obiettivi nel sud di Israele. Il drone dovrebbe avere cominciato il suo volo dal Libano verso la costa di Gaza, dopo aver sorvolato il Mar Mediterraneo.

Il portavoce dell’esercito israeliano Yoav Mordechai ha riferito che il drone è stato rilevato mentre era ancora in volo sopra il Mar Mediterraneo ed è stato abbattuto una mezz’ora più tardi nell’aerea a sud del Monte Hebron dopo che i caccia israeliani hanno ricevuto la conferma che il drone non aveva con sé alcun esplosivo e che la sua missione principale era la raccolta d’informazioni. Nessuno è rimasto ferito nell’incidente e per ora non si conosce il punto di partenza del drone anche se le indagini sono ancora in corso.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha elogiato l’esercito israeliano per l’intercettazione riuscita dell’aereo senza pilota (UAV): “Continueremo a proteggere le nostre frontiere terrestri, marittime e aeree, a nome dei cittadini dello Stato di Israele”, ha detto. Il Ministro della Difesa Ehud Barak, intanto, nel commentare la gravità dell’incidente, ha riferito che i leader israeliani “guardano questo tentativo di entrare nel nostro spazio aereo molto preoccupati e prenderanno in considerazione l’ipotesi di una risposta in seguito”.

Non vi è dubbio che l’operazione indica un elevato livello di sofisticazione da parte di chi ha utilizzato il drone, apparentemente terroristi Hezbollah, e mostra una reale minaccia per Israele; forse l’utilizzo in futuro di dispositivi made in Iran per distruggere obiettivi all’interno del territorio israeliano. Di sicuro è chiara una cosa: Hezbollah ha utilizzato un percorso lungo, in modo tale da non essere accusato in seguito per l’invio del drone e per il rischio di una rappresaglia israeliana.
In altre parole, Hezbollah ha cercato di nascondere il fatto di aver inviato il drone programmando un lungo percorso che attraversava il Mar Mediterraneo. Voleva che il drone entrasse in Israele da Gaza, forse nel tentativo di dare la colpa a Hamas, che attualmente è considerato ostile ad alcune cellule che sono fedeli al regime iraniano.
Hezbollah in passato ha lanciato diverse volte droni in Israele; due prima della Seconda Guerra in Libano di fabbricazione iraniana. Invece durante la guerra del 2006 Hezbollah ha inviato droni attraverso il mare, forse nel tentativo di farli saltare in aria nelle comunità israeliane. Questi tentativi sono sempre falliti.
L’Iran ha recentemente annunciato di aver sviluppato piccoli aerei senza pilota, missili da crociera in grado di percorrere centinaia e forse migliaia di chilometri. Il drone, che è stato intercettato nel corso della giornata, potrebbe essere stato uno dei nuovi modelli prodotti in Iran. Anche la Siria è in grado di mettere operativi dei droni.
Per quanto riguarda Israele, l’incidente di Sabato richiede maggiore attenzione e preparazione per contrastare tentativi d’infiltrazione di questo genere in futuro. Se viene fuori che il drone è iraniano ed è stato lanciato direttamente da Iran o Hezbollah, Israele potrebbe considerare una risposta a tale palese violazione del suo spazio aereo. Tuttavia alla luce del successo dell’intercettazione e vista la situazione esplosiva in Medio Oriente, Israele probabilmente potrebbe decidere di agire con moderazione non rispondendo affatto a tale provocazione. Certamente lo Stato israeliano vuole evitare una pesante risposta che possa incendiare l’intera regione una volta per tutte.
Infine Israele si sta interrogando se il drone avrebbe dovuto scattare fotografie aree nel sud di Israele, comprese tra l’altro foto al reattore nucleare di Dimona.
Venti di guerra.

Ecco il video di come la contraerea israeliana ha abbattuto il drone entrato nello spazio aereo.