Pochi bipedi, dopo Adamo, hanno meritato il nome di uomo. Marguerite Yourcenar
Ho scelto di chiamarmi come il personaggio femminile raccontato dallo scrittore svedese Stieg Larsson ma oggi non odio gli uomini, anzi. Ne ho incontrati alcuni che odiano le donne: quasi sempre perché non riescono ad essere come loro. E ho visto donne – molte, moltissime – che odiano altre donne: per paura di perdere qualcosa, nel confronto.
Chi è Salander? Una giovane donna che ha subito abusi e violenze, un’asociale, una “pirata”, una che quando si innamora, dice a se stessa: “Lisbeth Salander innamorata. Che assurdità. Lui non avrebbe mai dovuto saperlo. Non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di godere dei suoi sentimenti”.
In guerra.
Quante di noi sono ancora in guerra con gli uomini? Quante hanno conti in sospeso che non si decidono a chiudere per sempre? Quante si lasciano governare da un risentimento invece di liquidarlo? Come si liquida un progetto fallimentare. O come si chiude con qualcuno che non ha più nulla da dirci. E così crediamo di esercitare un controllo che è solo apparente. Di maneggiare un potere che è solo delegato, concesso.
Quote rosa: un colore dolce, che serve ad addomesticare, ammansire, domare chi è ribelle. Avanzi, briciole, recinti che i maschi ci destinano. Cosa volete che cambi quando nei consigli di amministrazione il “capo” ci metterà la sorella, l’amante o la moglie? Cosa credete di aver conquistato se per gentile concessione dei maschi, voi femmine arrivate a comandare?
Intanto, le donne creano movimenti, si uniscono per far sentire la loro voce. Come quelle di “Se non ora quando?” che lanciano appelli per far “diventare l’Italia un paese per donne”. Hanno creato pure un’App per iPhone, l’ho scaricata: donne ed economia, donne e lavoro, donne e politica, donne e sesso, donne e famiglia, donne e tempo libero. Claustrofobica.
Donne e uomini.
Io li odiavo gli uomini, per quello che mi hanno fatto. Poi ho odiato le donne, perché non mi hanno protetta: sono fuggita da entrambi i recinti e oggi posso dirmi finalmente libera. Donna, uomo, persona.