Cambio sempreSe sei madre, meglio che tu faccia solo quello

Interno, giorno, luci soffuse. Fuori diluvia. Due donne si siedono ad un tavolino con 2 caffè davanti. Di spalle io, trafelata, avvolta nella solita giacca militare, capello arruffato, borsa enorme...

Interno, giorno, luci soffuse. Fuori diluvia.
Due donne si siedono ad un tavolino con 2 caffè davanti.
Di spalle io, trafelata, avvolta nella solita giacca militare, capello arruffato, borsa enorme. Sono vestita in maniera improbabile, ho i piedi bagnati e come prima cosa vorrei accendermi una sigaretta, ma non posso, quindi la giro e la rigiro tra le dita.

L’altra con un viso dolce e l’aria mediterranea, è asciutta, look decisamente alla moda e stringe una bambola di stoffa tra le mani.

E tu quindi saresti? (AHHHH fantastica come partenza dell’intervista)
Giorgia Di Bartolo, ho 33 anni una figlia di due e mezzo Morgana, al momento in cassa integrazione; ma da oltre dieci anni disegno abbigliamento per una grande azienda di sportswear.

Ah fico, quindi lavori nella moda (ecco va cerca di essere un pò più gentile ce la puoi fare)
Sì il mitico mondo della moda quello de “Il diavolo veste Prada” dove una sfumatura sbagliata o una rouches fuori posto può causare una catastrofe ambientale di dimensioni apocalittiche. Un mondo decisamente avulso dalla realtà ma forse bello proprio per questo, una vita in continuo movimento in giro per le maggiori capitali della moda, fashion show, casting, campagne pubblicitarie, fiere, sfilate.
Poi come per magia tutto cambia io resto incinta, lavoro instancabilmente fino all’ottavo mese come ogni integerrima dipendente con un pancione sempre più ingombrante e imbarazzante per i miei colleghi e poi …
l a m a t e r n i t à .

mmmm (=che palle l’ennesima storia di mamma) e adesso che sei mamma fai le bambole…(gentile… ce la puoi fare)
Beh è un po’ riduttivo dirla così, dovrei dilungarmi sul trattamento/mobbing ricevuto al mio rientro sul posto di lavoro e sull’invito “premuroso” della mia azienda a farmi da parte per non trascurare …la famiglia. (o porca troia un’altra ma quante siamo???)
Ma ti risparmio questo capitolo penoso; diciamo che per anni ho creato per gli altri e ora ho voglia di farlo per me, o meglio decido IO cosa, come, per chi e quando.
Con la maternità ho scoperto un mondo che mi ha conquistata e che forse ho sempre covato dentro di me: quello dei bambini, del bianco candido, delle fibre naturali, del piacere delle cose fatte a mano. Ho scoperto il piacere di arredare e decorare la camera dei propri bambini a loro misura con oggetti funzionali, unici, fatti con l’amore, la creatività e la perizia di una mamma.

E che avrebbero di tanto speciale ‘ste bambole? (= machissenefrega io ho un maschio, su su sorridi.)
Si in effetti al momento ho un po’ trascurato l’universo maschile ma aspetta di vedere le mie prossime creazioni e poi mi dirai … (oddio ma che mi legge nel pensiero questa?)
Cosa hanno di speciale mi chiedi ? Beh sono il frutto della mia fantasia belle o brutte che siano non ne troverai di uguali sul mercato sempre più massificato e standardizzato. Disegno bambole, pupazzi, softies e doudou, li cucio, li imbottisco e creo per ognuno di loro l’abbigliamento e i tratti che meglio caratterizzano la loro personalità.
 Un lavoro a tutto tondo che mi dà grande soddisfazione e piacere.
 Ogni bambola, ogni mia creatura come piace dire a me, diventa un pezzo unico, scelgo stoffe naturali come il lino e il cotone, lo stile è sicuramente un pò retrò, ricorda le bambole di una volta.
 Amo molto le atmosfere che sanno di antico e quando posso utilizzo stoffe, pizzi sangallo, bottoni, nastri, crinoline e ricami vintage; amo acquistare pezzi unici presso i mercati di antiquariato e abbigliamento vintage in Italia ma soprattutto all’estero ed in questo la mia esperienza lavorativa mi ha dato grandi conoscenze, come dico sempre io “nulla accade per caso” …

Scusa se te lo dico ma tu le hai viste mail le American Girl quanto so fiche? (dai su… gentile!!!!!)
Le american girl le conosco, belle certamente; ma io preferisco qualcosa di diverso, fuori dai soliti canali della distribuzione di massa. l’industria per l’infanzia sforna valanghe di prodotti in plastica, io preferisco andare per quanto mi è possibile contro tendenza…

Ma siamo proprio sicuri che Morgana non te le tirerà in faccia a breve dandoti della vecchia? (ok non gentile ma almeno civile!)
Chi può dirlo, forse si! Ma almeno le ho dato la possibilità di scegliere, le ho dato delle alternative, poi certo starà a lei , alla sua personalità e ai suoi gusti decidere di cosa circondarsi e non mi riferisco solo ai giocattoli.

No no tu hai ragione, la tradizione e l’home made stanno spopolando ormai, secondo te da che dipende? (oddio ho fatto una domanda seria sembro quasi professionale)
Credo che nei momenti di crisi si avverta un bisogno di cose buone, concrete che ci facciano sentire sicuri e protetti, l’home made rappresenta un po’ tutto questo, il “fatto in casa” è rassicurante per chi lo fa e per chi lo riceve, è fatto con amore e di quello se ne ha sempre bisogno. Lavorando gli oggetti con le mani si creano inevitabili imperfezioni che ci fanno sentire tutti un po’ piu “perfetti “ …non dobbiamo per forza essere alti, magri, con gli zigomi sporgenti,i capelli lunghissimi e lucenti e con un sorriso candido e abbagliante…che bellezza eh??…

Sarà mica invece la spending review che fa tornar di moda il vintage, l’home made insomma le cose vecchie de pora nonna? (pora nonna…ho detto pora nonna porca vacca)
Potrebbe e comunque cosa ci sarebbe di male ? Le cose di una volta, se conservate bene, sono sicuramente fatte meglio di quelle di oggi e già questo è un vantaggio… se poi ci metti che la vecchia coperta di nonna fatta ai ferri con i suoi colori psichedelici anni ’70 è super attuale e si abbina in modo impeccabile con la tua camera da letto il gioco è fatto

Va beh quindi se qualcuno volesse commissionarti qualcosa?
Può contattarmi via mail [email protected] e su facebook http://www.facebook.com/latestatralenuvole
E visitare il mio sito cliccando qui.

Mi alzo, guardo fuori, sta ancora diluviando.

Sei in macchina?
No motorino. Grugniso.
Vuoi un passaggio?
No tanto è da stamattina che mi bagno.
Sei sempre così …docile?
No per carità è la maternità che mi ha addolcito 😉
——–
Giorgia?!!
Sì dimmi.
Non è che me ne faresti una con gli occhi azzurri e i capelli rossi?
….Certo…

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