Durerà un week end quest’anno la Vendemmia di Montenapoleone. In programma non raccolta e pigiatura, … ma party e shopping experience. Il vantaggio di questo tour virtuale tra le vigne è che non dovrete abbandonare una mise deluxe per calzare gli stivali di gomma.
Niente a che vedere con le boutique wineries, però, micro-aziende che producono il vino, spesso da vitigni autoctoni, in modo artigianale e con una conduzione solitamente familiare. No, qui è il vino a entrare in boutique, quello di aziende blasonate e arcinote.
Si comincia stasera con un’apertura straordinaria fino alle 22 dei negozi di Via Montenapoleone, Sant’Andrea e Verri, dove gli amanti dello shopping a tarda ora verranno premiati con aperitivi di tutto riguardo. Questi gli abbinamenti:
Bollicine Franciacorta di Bellavista da Etro, Ca’ del Bosco da Tom Ford, Villa Crespia, Monte Rossa e Le Marchesine da Officine Panerai, quelle della Tenuta Castello Bonomi da Iceberg, e, se vi sentite più James Bond, champagne Bollinger nella Boutique Omega. Dom Pérignon invece è in casa Dior.
Bianchi friulani di Lis Neris da Giorgio Armani e da Lucca il Montecarlo bianco della Tenuta Buonamico nel negozio Camper.
In cima ai tacchi di Jimmy Choo, sorseggiate i rossi toscani della Tenuta l’Impostino, da Banner e nella Boutique Biffi quelli della Tenuta Argentiera di Bolgheri, mentre gli umbri Sagrantino e Rosso Montefalco di Tenuta Castelbuono sono invece ospiti di Corneliani. Se la serata si rinfresca, da Ralph Lauren vi riscalderete con l’Amarone di Romano Dal Forno e da Loro Piana, non vi bastasse il cashmere, c’è Biondi Santi.
Domani e Sabato si prosegue con visite alle Cantine (dal Friuli alla Romagna, dal Franciacorta a Bolgheri, basta prenotare su Quintessential) e shopping experience: personal shopper e consegna degli acquisti in Hotel (ciò che permette di avere le mani libere per procedere con ulteriori compere alla clientela internazionale, che contribuisce per l’80% a un fatturato in enorme crescita) e poi degustazioni di prestigiosi vini italiani e stranieri negli otto hotel 5 stelle lusso e in molti ristoranti e, nelle Spa degli hotel, relax con trattamenti a
base dei polifenoli contenuti nell’uva.
Ma è proprio tutt’oro nel vino? Non proprio. Annata nefasta con un record negativo di produzione, prezzi delle uve in continua crescita, così come i prezzi dei mezzi di produzione, che aumentano in linea con l’inflazione. I prezzi di vendita, invece, non aumentano, non possono aumentare. Il risultato finale lo raccontano le analisi de I numeri del vino: la fiducia del mondo del vino italiano resta in calo.
Per dovere di cronaca segnalo che ci sono anche viticoltori tra gli imprenditori di “Disperati Mai”, l’iniziativa de Il Sole 24 Ore che raccoglie le storie degli imprenditori in difficoltà.