MamboBersani promette ciò che sa di mantenere, ecco perché lo voto

In effetti Max Gallo ed io potevamo scriverci privatamente.. abbiamo scelto di rendere pubblica la nostra contesa perché questo nostro chiacchiericcio è meno privato di quanto appaia. Max dice che ...

In effetti Max Gallo ed io potevamo scriverci privatamente.. abbiamo scelto di rendere pubblica la nostra contesa perché questo nostro chiacchiericcio è meno privato di quanto appaia. Max dice che sono un conservatore perché ho scelto l’usato sicuro di Bersani invece delle luminarie di Renzi. È proprio cosi: prima di comprare voglio vedere il tappeto, girano troppi vu cumpra’ nel suk della politica.

Penso anche che l’essere conservatori a sinistra sia oggi un atteggiamento giusto visto la decrepitezza culturale della proposta nuovista. Bersani che voto ma non adotto mi sembra in grado di guidare la nave nella attuale tempesta. È un capitano prudente ma ciò non lo rende meno coraggioso. Siamo entrati in una fase in cui il tema della stabilizzazione prevale su quello dell’azzardo. Anche in pronto soccorso il malato grave viene prima stabilizzato per poi far intervenire il chirurgo, compreso quello estetico. Stabilizzare vuol dire dare consistenza a un partito ancora troppo liquido, ancorarlo alle sinistre europee, radicarlo fra la gente che sta male per guardare avanti togliendo massa di manovra a populisti e estremisti.

È legittimo pensare che ci sia bisogno di altro. Ma avverto che anche sul terreno culturale la fase attuale ha più bisogno di coltivare i fondamentali piuttosto che avventurarsi su suggestioni nuoviste che sanno di antico. È meglio studiare Keynes piuttosto che rivolgergli contro, le accuse dei suoi critici liberisti che hanno dato cosi cattiva prova di sé. La cultura anche quella politica ha bisogno profondità piuttosto che di nuotare come una tavola di surf. Bersani non promette niente che non possa mantenere.

Personalmente lo conosco poco, vedo in tv suoi supporter che mi fanno atterrire, temo il risucchio dei conservatorismi meno nobili perché fondati su rendite di posizione nei nuovi apparati ma di fronte a loro mi pongo come suggeriva il leader comunista ai più inquieti dei compagni di Foggia: «Presi uno per uno sono tutti fetenti, tu pensa alla classe». Oggi il corrispettivo della nozione di classe sono le stese figure sociali di una volta ancorché ridefinite, ma soprattutto e il concetto di modernità in chiave europea. Abbiamo poco bisogno di nuove terze vie come auspica Renzi e di più di sane socialdemocrazie. Voglio conservare quindi le casematte di oggi, lo voglio fare anche con Renzi ma lo voglio fare avendo la certezza che chi guida il camion abbia la patente. Non siamo alle giostre.

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