L’installazione – ambientazione ispirata a un grattacielo di 45 piani mai finito e occupato a Caracas, a cui è andato il Leone d’oro come miglior progetto; gli areoporti – quotidiani paesaggi di passaggio – nell’installazione di Fischli / Weiss; i trittici collage di un gruppo di nuovi storici che illustrano storie di town planning e politica quando ancora gli architetti avevano idee e ideali; la cronaca complessa di un’architettura mainstream, quando ancora in cantiere ad Amburgo; il giardino in fiore, rigoglioso e selvatico, di un grande paesaggista che cresce di biennale in biennale affacciato sull’acqua; i restyling low-cost e sostenibili di condomini degli anni settanta della periferia parigina; il pranzo domenicale delle filippine ad Hongkong nella piazza coperta sotto un’icona dell’architettura mondiale – nel giorno di chiusura degli uffici.
Siete ancora in tempo per saltare su un treno e visitare la Biennale nell’ultimo finesettimana di apertura!
Urban-Think Thank e Justin McGuirk. Gran Horizonte: Building Participation, Caracas, Venezuela, 2012 Photo: Iwan Baan
Peter Fischli / David Weiss. Airports, 1987–2011
Crimson Architectural Historians. The Banality of Good: New Towns, Architects, Money, Politics
Herzog&De Meuron. Elbphilharmonie Hamburg, Hamburg, Germany, 2003
Piet Oudolf. Un dettaglio in fiore del Giardino delle Vergini. In questa foto: Ammi majus, Aster ‘Asran’, Helenium ‘Rubinkuppel’, Lobelia vedrariensis (blue in background)
Druot, Lacaton&Vassal. Transformation of the housing block, Tour Bois le Prêtre, Paris, France, 2011
Marisa Gonzalez. From series ‘Female open space invaders’ by Marisa Gonzalez.
Cover of Casabella 367, July 1972. Nell’installazione di Steve Parnell, Sheffield, UK