Aquí Madrid – Tertulias y cafésObama vs Romney? Nell’altra America vincono i canillitas

Nemmeno lo spagnolo El País, che in Argentina si distribuisce con La Nación, ce l'ha fatta. Niente di niente. Che sia Obama o Romney a vincere la sfida di questa notte, l’altra parte dell’America ...

Nemmeno lo spagnolo El País, che in Argentina si distribuisce con La Nación, ce l’ha fatta. Niente di niente.
Che sia Obama o Romney a vincere la sfida di questa notte, l’altra parte dell’America dovrà aspettare giovedì per leggere i risultati e i primi commenti sui giornali.
Il 7 novembre è festa. Il giorno di Canillita: il bambino che saliva e scendeva dai tram strillando i titoli delle prime pagine dei quotidiani.
In America latina i piccoli venditori ambulanti comparvero per la prima volta nel 1867. Poi, grazie al drammaturgo uruguaiano Florencio Sánchez, che dedicò loro un opera teatrale chiamata Canillita, conquistarono la gloria internazionale.
Sánchez morì di tubercolosi al Fate Bene Fratelli di Milano il 7 novembre 1910.
E nel 1947 il governo di Perón commemorò quel giorno come el día di Canillita.
I giornali non fecero resistenza, allora non c’era certo Internet. E per ricordare lo sfruttamento di quei bambini decisero di prendersi un giorno di riposo.
Ma in epoca di crisi, soprattutto per la carta stampata, c’è chi ha cominciato a parlare coi sindacati per annullare la festa. Perché il lettore è abituato a rimanere senza quotidiani un primo di gennaio o di maggio, ma non certo un anonimo mercoledì di novembre. Per di più se negli Stati Uniti ci sono le elezioni presidenziali.
La rete avanza minuto per minuto, le rotative sono ferme e a vincere anche quest’anno sono ancora i piccoli canillitas, oggi robusti edicolanti.
Obama e gli esperti politologi aspetteranno 24 ore in più.