Una cometa che si infrange sul tetto dei padiglioni dell’ex fiera al Portello, nel centro di Milano, lasciando cadere una pioggia di schegge. E’ questa la metafora perfettamente in atmosfera natalizia con cui si è aperto ufficialmente il nuovo MiCo (Milano Congressi) a inizio dicembre – per chi non cogliesse la metafora quella che si materializza dovrebbe essere la scia e le schegge sono quelle lineette in ordine sparso sul pavimento tipo nel gioco dello shanghai.
Per dirla tutta a noi sembra, pure questo, un po’ un velo come quello del Louvre, forse più marziano e un tantino aggressivo ma ugualmente mutevole e scintillante, e in qualche modo troppo retorico. E in architettura una certa retorica si paga e finisce per costare troppo e durare poco. Ci stancherà?
Ora che l’hanno inaugurato ufficialmente tutto illuminato da Philips, a ridosso della pausa natalizia, sarà difficile dossociare il nuovo MiCo dalle immagini delle altre brillanti installazioni proprie del periodo. Che fine farà riguardarlo una volta passato l’inverno?
Quasi ci piace, nonostante tutto. E soprattutto è perfetto per questa nostra Vigilia.
Auguri a tutti.