Abbiamo visto, vediamo e vedremo Beppe Grillo.
Abbiamo pensato, pensiamo e penseremo di Beppe Grillo.
Abbiamo detto, diciamo e diremo di Beppe Grillo.
Di certo molta gente che lo voterà (molta brava gente) tornerà anche a sperare, a sognare e a lavorare (chi ce l’ha!) con l’entusiasmo di chi sa che qualcosa potrebbe cambiare. Tutti attratti dalla non rassegnazione ad un sistema sciacal-capital-consumista, che intellettuali acuti come Pasolini avevano smascherato 40 anni fa e che oggi ha risvegliato gli italiani in un incubo di disoccupazione, aziende che chiudono e stili di vita non più possibili.
Ancora qualche giorno e vedremo se gli eletti del M5S sapranno lavorare positivamente o negativemente, se potranno portare avanti le problematiche che oggi rendono il Movimento così vivo e per molti aspetti innovativo se confrontato con PD, PDL, MONTI…
Come presto scopriremo (sono convinto con stupefacente sorpresa!) quanti italiani siano disposti a seguirlo in questa tutta italiana e a tratti affascinante avventura. Sarà un vero tzunami.
Personalmente ho molti dubbi su quanto e come questo nuovo movimento possa incidere con efficacia sulla politica italiana. L’agenda viene fatta da chi governa e non da chi sta all’opposizione. Dunque il rischio è che il momvento si adegui ai tempi e ai meccanismi elefantiaci di uno dei parlamenti più complessi del mondo. A meno che gli altri partiti, chiunque vincerà non decida di riformare il sistema parlamentare, nel qual caso i grillini potrebbero dire la loro e far sentire il loro peso.
Ho dei dubbi ad esempio su chi saranno i neodeputati che arriveranno a Roma. Negli ultimi anni ne abbiamo viste di tutti i colori. Persino due senatori dipietristi che salvano il nemico giurato Berlusconi in cambio di qualche migliaio d’euro. E poi, saranno davvero così compatti ed omogenei su questioni importanti e delicate come l’Europa o la politica energetica? I toni utilizzati da Beppe Grillo verranno utilizzati anche in fase di discussione interna ed elaborazione politica?
Ma forse il M5S oggi andrebbe preso per quello che è: un movimento semplice, di forte e in gran parte condivisa protesta contro una casta sorda, spocchiosa e arrogante. Il tutto guidato da un comico simpatico e intelligente.
Sono curioso, ed in un certo senso molto interessato a vedere come si muoveranno tra qualche settimana nel futuro Parlamento. A tratti anche un pò entusiasta di vedere che qualcosa cambia in questo paese (è il mio inconscio, non tanto IN, che lo pensa!!!).
Una forte affermazione del M5S, se da un lato non porterà a cambiamenti rivoluzionari, dall’altro riuscirà a scuotere positivamente i vecchi partiti, il vecchio sistema, l’insopportabile casta che oramai ha nauseto e fatto ingrifare, con l’interminabile elenco di privilegi a spese dei cittadini tutto il paese. Per questo non servono rivoluzioni ma buone pratiche quotidiane adottate da paesi europei: copiare e incollare.