A ciascuno la sua. Racconti e ritratti di famiglieLa genitorialità: un viaggio ricco di imprevisti (Annamaria Migliore)

Essere genitori oggi è sentito come particolarmente complesso a causa delle molteplici forme che la famiglia può assumere: mononucleare, allargata, ricostruita, stretta, lunga, dislocata. Non più i...

Essere genitori oggi è sentito come particolarmente complesso a causa delle molteplici forme che la famiglia può assumere: mononucleare, allargata, ricostruita, stretta, lunga, dislocata. Non più inseriti in una continuità della storia, i genitori di oggi e di qui a volte si sentono costretti a navigare a vista in un perenne presente in cui insieme al passato sembra a volte di perdere anche l’idea di futuro. La confusione di ruoli e di generazioni, la sensazione di non avere nulla da trasmettere, il tempo della complessità e delle migrazioni – in cui valori e riferimenti perdono la loro unicità, si moltiplicano e si meticciano – rendono il viaggio pieno di incertezze e smarrimento, ma rappresentano anche una sfida importante da affrontare. Un viaggio è sempre ricco d’imprevisti, momenti di sublime bellezza e contemplazione che si alternano a fatica e delusione: un lungo cammino, talvolta accidentato, pieno d’interrogativi, di contraddizioni, ma anche fertile di avventure ed esperienze.
Ogni momento critico può contenere una possibilità di trasformazione a patto di non persistere nel già noto, di non “coincidere” con le rappresentazioni del passato, pur avendole in mente, ma di dare spazio alla fantasia, al gioco, alle varietà infinite della vita, alle occasioni di scambio e condivisione.Viaggiando s’impara l’arte di mettersi in gioco, di essere creativi scoprendo se stessi come persone capaci non solo di sopravvivere ma in grado di praticare “l’arte del vivere”, di immaginare la propria vita, ripensarla, trasformarla seguendo il flusso dei desideri più profondi e più autentici. Ogni viaggio è unico e il viaggiatore può a tratti sentirsi solo con la sua esperienza quasi impossibile da condividere. Ma ogni viaggio contiene anche momenti che potrebbero appartenere a qualsiasi essere umano.

Presentando il nostro libro (A ciascuno la sua. Racconti e ritratti di famiglie – Rosenberg e Sellier) e parlando con le persone, ci siamo confermati della necessità diffusa di confrontarsi sulle tematiche che riguardano la famiglia. In questo scenario inquieto, pieno di rischi, ma anche di opportunità ci siamo accorti che le domande e le difficoltà delle persone sono a volte simili, a volte complementari, a volte compatibili, comunque in qualche modo connesse.
Questo blog vuole continuare il lavoro svolto nel libro, un viaggio nella genitorialità del nostro tempo, com’è vissuta nelle diverse fasi della vita e come si sta evolvendo rispetto ai modelli del passato e all’incrocio con altre culture
La nascita di un bambino, la ricerca di un bambino che non arriva, il periodo dell’adolescenza dei figli, la separazione della coppia e la ricostruzione di una nuova famiglia, l’essere genitori di giovani adulti, l’essere genitori in una terra straniera, la crescita di un figlio con problemi, l’essere genitori dello stesso sesso, il diventare nonni, la trasformazione in genitori dei propri genitori ormai anziani. Sono alcuni importanti punti di approdo di questo lungo viaggio. Un’ampia esplorazione, poiché ogni tappa della vita implica una rivisitazione della funzione di genitore e di figlio. Gli interrogativi, i dubbi, gli smarrimenti dei genitori si sviluppano specularmente a quelli dei figli, come due facce di una stessa medaglia. Entrambi cambiano per arrivare alla co-costruzione di uno stile di comunicazione e di relazione unico e irripetibile. Ogni fase della vita è caratterizzata da differenti problematiche, ma crediamo che per ciascuna di esse resti invariata la necessità di sviluppare un’attitudine a interrogare se stessi, ad accettare lo smarrimento e acquisire una competenza affettiva, quale strumento per affrontare le inevitabili crisi.

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