FuoriserieOggi è il The Following Day

Su Twitter ho circa 550 followers. Non tanti, eh. Ma sono tutto sommato nuova nel mondo del web 2.0. Cinquecento followers, dicevo. Ma chi sono? Perché mi seguono? Qual è la loro storia? Tutti ne h...

Su Twitter ho circa 550 followers. Non tanti, eh. Ma sono tutto sommato nuova nel mondo del web 2.0. Cinquecento followers, dicevo. Ma chi sono? Perché mi seguono? Qual è la loro storia? Tutti ne hanno una, del resto. Non prendetemi per pazza, eh. E’ che oggi è il The Following Day, ovvero il giorno della messa in onda italiana, su SkyUno e su Mediaset Premium, di The Following, la serie più attesa di questo 2013.

Una serie che affonda le sue radici nei social media, e che segue le vicende di un serial killer che tramite Twitter si è creato un gruppo di seguaci e amici (followers e friends) pronti a copiare le sue mosse e a mettere in atto una serie di omicidi legati tutti dallo stesso fil rouge. Una serie che ci spinge a non fidarci di nessuno e a guardare con sospetto e paura chi c’è dall’altra parte della porta (o dello schermo del computer). Fantasia o premonizione?

The Following è sicuramente la serie più ambiziosa di quest’anno, pronta a cavalcare quel filone già anticipato dalle tre puntate autoconclusive di Black Mirror: la potenza della tecnologia, i lati oscuri dei media, la visione dark del web. Twitter e Facebook, in primis. Quei due strumenti che utilizziamo ogni giorno, quasi in automatico, e che potrebbero trasformarsi in strumenti ostili e pericolosi. Ecco il link dello speciale che ho scritto per Sky Seven Days, con tutti i motivi per cui questa serie è diventata un cult ancora prima di iniziare.

Non siete ancora convinti? Beh, date un’occhiata al promo. E ovviamente a lui, Kevin Bacon.

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