Amore senza confiniI vari Magdi Allam

Magdi Allam non mi è mai andato troppo a genio. A parte il suo forte accanimento contro l’Islam: non sono mai riuscita a capire il perché di questo suo odio profondo, quasi viscerale: come se gli f...

Magdi Allam non mi è mai andato troppo a genio. A parte il suo forte accanimento contro l’Islam: non sono mai riuscita a capire il perché di questo suo odio profondo, quasi viscerale: come se gli fosse successo qualcosa di talmente spiacevole con questa religione, da comportarsi in questo modo.

Poi, la decisione di abbracciare il Cristianesimo: certamente ognuno è libero di scegliere la religione che più sente vicina a sé, ma la sua conversione non mi ha mai convinta fino in fondo. Vero che è sempre stato vicino al mondo cristiano: ha studiato prima presso un collegio di suore comboniane e poi in un collegio salesiano. Ma il volere essere battezzato da Papa Ratzinger in persona, mi ha dato l’impressione di essere più una scelta opportunistica che una scelta dettata dalla vera fede.

Io credo che, se ci si converte, non si ha bisogno di avere gli occhi del mondo (anzi, in questo caso dell’Italia) puntati addosso: non si deve dimostrare niente a nessuno, un credente non ha bisogno di sbandierare la sua fede ai quattro venti.

Molti, in questi anni, hanno sempre indicato Magdi Cristiano Allam come l’esempio dello straniero perfettamente integrato da seguire. Più che integrato, direi assimilato. Gli esempi dell’integrazione non sono certamente dati da persone come lui, ma sono più da ricercare nelle seconde generazioni, in questi ragazzi che si trovano in bilico tra la cultura d’origine dei propri genitori e la cultura del Paese in cui vivono, e che cercano di mediare tra entrambe.Magdi Allam avrebbe potuto porsi anche lui come ponte tra le due culture: una strada di sicuro meno facile, che forse gli avrebbe aperto meno porte rispetto a quella scelta da lui.

Ma Allam riserva sempre delle sorprese: ieri, sul sito del suo partito “Io amo l’Italia”, dopo soli cinque anni dalla sua conversione, ecco la decisione di lasciare questa Chiesa, accusata di essere troppo “debole contro l’Islam” (qui il link del suo editoriale: http://www.ioamolitalia.it/editoriale/perche-me-ne-vado-da-questa-chiesa-debole-con-l-islam).

Come se la religione fosse un vestito, che si decide se indossare o meno a seconda dell’umore mattutino: oggi mi sento buddista, domani ebrea, dopodomani non lo so ancora…. Come se le decisioni dei “capi spirituali” della comunità potessero intaccare la fede che ognuno porta nel cuore.

Purtroppo di “Magdi Allam”, di persone che gettano il fango sulla propria religione di origine, e che dimenticano le proprie radici, forse nella speranza, in questo modo, di essere maggiormente accettati dalla comunità del nuovo credo che si è abbracciato, ce ne sono parecchi.

Mi sono imbattuta, intanto solo virtualmente, in alcune persone (sottolineo alcune: perché per fortuna invece ne ho conosciute altre che sono persone squisite e delle vere e proprie perle), che hanno fatto il percorso opposto di Allam: dal Cristianesimo si sono convertite all’Islam, ma commettendo lo stesso (a mio avviso) errore di fondo: fare tabula rasa delle proprie radici e gettare fango sul proprio passato. Un atteggiamento che disapprovo in pieno: perché queste persone avrebbero potuto avvicinare le due religioni, avrebbero potuto ergersi a mediatori, soprattutto tra le gente comune, dei due credi. E invece preferiscono ergersi a paladini della nuova religione, provocandosi così, spesso, sia la disapprovazione dei “nati musulmani” (sì, perché spesso gli estremismi vengono dai nuovi convertiti: e anche Allam ne è un perfetto esempio) che degli amici cristiani, che hanno accettato (come dovrebbe essere) questa loro scelta, allontanandoli. Creando veri e propri muri e non facendo che aumentare pregiudizi dall’una e dall’altra parte.

E’ così difficile RISPETTARE il prossimo, in quanto essere umano?

Ripensandoci, ha ragione una mia conoscente: “Tutti dimenticano la propria origine, non chi cambia religione. La nostra origine è la discendenza da Adamo ed Eva. E tramite loro siamo creature di Dio, Allah”.

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