Pizza Connection“Pizza, sangue e videopoker”

Non ci poteva essere un titolo migliore per raccontare le vicende di quello che è stato uno dei clan della 'ndrangheta che in Lombardia ha fatto scuola a partire dall'inizio degli anni '80 arrivand...

Non ci poteva essere un titolo migliore per raccontare le vicende di quello che è stato uno dei clan della ‘ndrangheta che in Lombardia ha fatto scuola a partire dall’inizio degli anni ’80 arrivando fino ai giorni nostri.

Pizza, sangue e videopoker” è il titolo del libro (edizioni La Barriera) scritto a sei mani da tre giornalisti, Andrea Ballone, Carlo Gariboldi e Simone Satta attivi da anni sul territorio di Vigevano (Pavia), quello che ciclicamente si presenta come un vero e proprio laboratorio del crimine organizzato italiano e, come abbiamo raccontato la settimana scorsa, anche internazionale.

“Si poteva fermare l’ascesa mafiosa al Nord?”, si chiedono gli autori, che da questo assunto analizzano la storia criminale del clan Valle, vero e proprio caso di studio di come una cosca “in trasferta” possa trovare più fortuna in Lombardia che non nella casa madre calabrese. Dalle pizzerie ai videopoker, passando per una scia di sangue che in silenzio ha lasciato il segno nella operosa Lombardia.

“Qualcuno, almeno in un angolo di Lombardia – scrivono gli autori -, ci ha provato” a fermare l’ascesa mafiosa al nord. “Quella persona è il poliziotto Giorgio Pedone, morto suicida in circostanze misteriose. Giorgio Pedone nei suoi report risalenti agli anni ’80 parlava di ‘ndrine, faceva i nomi dei De Stefano, dei Condello, dei Guzzardi, dell’avvocato Pino Neri e del Clan Valle”. Nomi e circostanze di cui abbiamo scritto, e che grazie al lavoro di chi è impegnato nella cronaca sul territorio possiamo scoprire ancora più in profondità.

“Pizza sangue e videopoker ” è la storia di un impero criminale, ma è anche la storia di un piccola cittadina, Vigevano, che è arrivata a ospitare 8 famiglie mafiose di primo piano senza che i più se ne accorgessero. È una storia di uomini dello Stato corrotti e di uomini dello Stato coraggiosi.

Una lettura per comprendere come la ‘ndrangheta e le altre mafie abbiano trovato il chiavistello per espandersi in Lombardia e accedere, in alcuni frangenti, alle stanze dei bottoni della politica e dell’impresa dal volto ‘pulito’.

Per questa sera è prevista la prima presentazione del libro a Pavia al collegio Ghislieri alle ore 21.

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