Assicurazioni? ParliamoneCI VOLEVA L’ONU…?

Tutte le polizze assicurative, in particolare quelle che assicurano la persona, come le polizze infortuni e malattia, ma anche Rca relativamente al conducente, escludono dalla copertura assicurativ...

Tutte le polizze assicurative, in particolare quelle che assicurano la persona, come le polizze infortuni e malattia, ma anche Rca relativamente al conducente, escludono dalla copertura assicurativa i sinistri causati dalle cosiddette “persone non assicurabili” cioè quelle “affette da particolari situazioni patologiche, forme di alcolismo o tossicodipendenza”. Con quella esclusione generale , tranciante, le Compagnie oltre ad escludere le patologie strettamente connesse con l’alcolismo e la tossico dipendenza escludono tutte le malattie in genere dal raffreddore (si fa per dire) alla polmonite e via andare. Una vera e propria discriminazione razzista. E questo da sempre, da oltre di un centinaio d’anni. Più di un agente o broker ha cercato di correggere questa assurda esclusione, ma non c’è mai stato niente da fare. Impossibile toccare i tabù… impossibile se sei un “comune mortale” , ma se sei l’ONU tutto diventa possibile. E così è stato . Con una “Convenzione sul diritto alle Persone con disabilità” l’ O.N.U. ha fissato i Principi generali come: Il rispetto per la dignità, l’autonomia individuale , la non-discriminazione; la piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società; il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana; la parità di opportunità; l’accessibilità; la parità tra uomini e donne; il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare.
Con questa convenzione, nell’art. 25 l’ONU ha così proibito a tutte le Compagnie assicurative del mondo la discriminazione perpetrata dalle polizze.

Così le compagnie sono state costrette ad inviare (è roba di questi giorni) una circolare alla rete agenziale con la quale avvertono che le “persone non assicurabili” non possono più essere discriminate. Le loro patologie continuano a non essere assicurabili, ma sono assicurabili tutte le altre che non hanno a che fare con la malattia invalidante.
Ci voleva proprio l’ONU per rendere più civile e democratica la polizza ? (Bruno Rossi)

Convenzione O.N.U. sul diritto alle Persone con disabilità
Articolo 25 – Salute

(e) Proibire nel settore delle assicurazioni le discriminazioni contro le persone con disabilità le quali devono poter ottenere, a condizioni eque e ragionevoli, un’assicurazione per malattia e, nei Paesi nei quali questa sia autorizzata dalla legge nazionale, un’assicurazione sulla vita;

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