Faventibus Ventis! Nave Palinuro festeggia il suo 79° compleanno. La storica goletta della Marina Militare Italiana, che ha contribuito alla formazione di generazioni di sottufficiali, è stata infatti varata – la data esatta non è nota – nella primavera del 1934, con il nome originale di “Commandant Louis Richard”, nei cantieri navali Dubigeon di Nantes, in Francia.
La nave, costruita per la pesca d’altura sui Banchi di Terranova, in Atlantico, fu acquisita dalla Marina Militare Italiana nel 1950 che la sottopose a lavori per la trasformazione in Nave Scuola e la ribattezzò “Nave Palinuro”. I lavori, che prevedevano l’allungamento del cassero, l’aggiunta di un ponte dal quale ricavare gli alloggi allievi e la scomparsa del fumaiolo (attualmente percorre l’interno dell’albero di mezzana), furono completati nel luglio 1955. Iniziava così una nuova vita per la Nave che, da allora, è stata impegnata nelle campagne d’addestramento per educare alla vita di mare i giovani allievi Sottufficiali ma anche per testimoniare in Italia e all’estero le tradizioni della Marina, percorrendo più di 263 mila miglia nautiche.
La goletta Palinuro, tre alberi, ha un dislocamento di circa 1341 tonnellate, è lunga 59 metri (68 metri fuori tutto) ed ha una larghezza massima di 10 metri. La superficie velica complessiva è di circa 1.000 mq., distribuiti su quindici vele. L’altezza degli alberi sul livello del mare è di 35 metri per il trinchetto, 34,5 metri per la maestra e di 30 metri per l’albero di mezzana.
Lo scafo, così come gli alberi, è in acciaio chiodato ed è costituito da un unico ponte (detto di coperta) di sotto al quale sono ubicati i locali di vita, le segreterie, i depositi, la cambusa, le celle frigorifere e la sala macchine. Sopra il ponte di coperta ci sono le strutture del castello prodiero e il cassero poppiero sul quale, a poppa estrema, è collocata la Plancia di Comando. All’interno del cassero sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli Ufficiali e dei Sottufficiali, la cucina e il forno. Altri locali di vita si trovano all’interno del castello di prora. L’equipaggio del Palinuro si compone di ottantatré militari ed è integrato durante l’attività operativa quando imbarca un nucleo di supporto di altri trenta militari.
Nave Palinuro svolge due compiti principali, offrire il supporto necessario alla formazione degli Allievi Sottufficiali e contribuire alla proiezione d’immagine della Marina Militare. Il primo obiettivo si realizza durante le campagne d’istruzione annuali, quando a bordo della nave imbarcano, in aggiunta all’equipaggio, circa cinquanta Allievi della Scuola Sottufficiali di Taranto (Mariscuola Taranto). In quest’occasione i giovani affrontano diverse settimane di navigazione, per molti di loro si tratta della prima esperienza d’imbarco durante la quale sono sottoposti a un intenso programma di formazione nel settore marinaresco, della sicurezza, condotta della navigazione e nell’ambito etico-militare. Il contributo promozionale e d’immagine della Marina Militare si manifesta principalmente durante le soste nei porti nazionali ed esteri, durante le quali la Nave testimonia verso la popolazione e le Autorità Locali le più antiche tradizioni della marineria italiana.
Il motto di Nave Palinuro è “Faventibus Ventis”, “Che i venti vi siano favorevoli”.
Oggi, allo scoccare della sua 79ª primavera, Nave Palinuro ha iniziato l’ultima fase di una sosta per manutenzioni che quest’anno sta vedendo realizzare numerosi interventi ordinari e straordinari come, ad esempio, la realizzazione della nuova centrale di propulsione, la revisione completa delle manovre marinaresche e la ristrutturazione della cucina.