”La politica è professionalità ed esperienza, oltre che buon senso”, ha detto il leader del Pdl. In piena sintonia con il Pdl la Lega: ”Siamo disponibili a un governo politico che dia risposte. Diciamo di no ad un governo tecnico, a quel punto sarebbero mille volte meglio le elezioni”, ha sottolineato Maroni.
Dopo le aperture di ieri, oggi Grillo dice che la decisione di Napolitano è sì la migliore di quelle possibili, ma attacca i saggi: il Paese, osserva, non ha bisogno di “badanti della democrazia”.
Insomma con la crisi che permane l’antipolitica perde colpi. Berlusconi, la Lega e Grillo (ri)scoprono le virtù della politica. Cos’altro vuol dire altrimenti il rifiuto opposto alle “badanti della democrazia”? Qualcuno però confonde democrazia e campagna elettorale permanente. Qui non si tratta di stabilire chi parla meglio. Quel gioco ha un tempo. Una democrazia vive se funziona. E funziona se decide. Per decidere occorre un governo. Non per nulla due o tre secoli fa è stata proposta la distinzione tra il legislativo e l’esecutivo. Da quello stesso che vedeva nell’esecutivo e nel giudiziario due poteri separati. Non lo nomineremo.
Stiamo forse tornando ai fondamentali. Sbrighiamoci però, il mondo non aspetta. La logica delle cose è implacabile. Non vuoi governare? Qualcun altro lo farà al tuo posto. Perché un paese senza governo non esiste. Anche il Belgio quando rimase 535 giorni senza un nuovo governo si tenne quello vecchio, semplicemente. Qualcuno vuole Monti? Grillo ci starebbe, Berlusconi no. Politica? Sì, bassa politica. Sarebbe ora di passare alla politica alta.