Pizza ConnectionMarò: l’inizio del caos è quel decreto che li trasforma in ‘vigilantes’

Di certo la storia repubblicana, a mio modesto avviso, non ricordera tal Ignazio La Russa da Paternò come uno dei migliori ministri della difesa. Non è questa la sede per ricordare i motivi, ma l'i...

Di certo la storia repubblicana, a mio modesto avviso, non ricordera tal Ignazio La Russa da Paternò come uno dei migliori ministri della difesa. Non è questa la sede per ricordare i motivi, ma l’impressione è sempre stata quella che l’irriducibile Fratello d’Italia pensasse di stare a giochicchiare con i soldatini di piombo, a discapito delle stesso Forze Armate. Può darsi che mi sbagli, le opinioni sono opinioni.

Di certo a mente fredda sul caso marò (che qui non vogliamo ripercorrere per intero e nemmeno giudicare un caso di pessima diplomazia), mi pare strano che nessuno (nemmeno quelli che a Roma hanno manifestato tra i vessilli del battaglione San Marco e della X Flottiglia Mas), e allo stesso modo al ministro Di Paola, nel suo voler chiedere scusa, sia saltato in mente di mettere in evidenza quel decreto che di fatto trasformava il contingente della marina militare italiana in una truppa di vigilantes al servizio delle navi mercantili battente bandiera tricolore.

Così al posto dei più costosi ‘contractor’, cioè quei vigilantes privati armati fino ai denti, si è pensato bene, con quello sciagurato decreto datato 2 agosto 2011 (ministro della difesa La Russa), che per difendere le navi, anche private, italiane ci dovessero andare gli uomini della marina militare. Per essere precisi si parla del decreto del governo 107 del 2011, convertito in legge 130 il 2 agosto 2011, nell’ambito delle cosiddette “misure urgenti antipirateria”

Ecco a qualcuno alla manifestazione di ieri sarà venuto in mente di chiedere a La Russa come gli sia venuto in mente di trasformare uomini della marina in vigilantes? Me lo chiedo perchè la sentenza interlocutoria del 18 gennaio scorso, sulla nota vicenda dei marò italiani, imputati di avere ucciso due pescatori, erroneamente scambiati per pirati, al largo delle coste dello Stato indiano del Kerala, parte proprio da qui, così come tutto il caso…

Scarica integralmente la sentenza della suprema corte indiana sul caso Marò

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