Il Parlamento è bloccato. Non si sa se si farà un governo e a che condizioni. Sembra che il punto di partenza sia la scelta, condivisa da PD e PdL, del prossimo presidente della Repubblica. Dopo vent’anni di conflitto berlusconiani-antiberlusconiani, invece di passare alla Terza Repubblica (o di realizzare veramente la seconda) siamo arrivati all’esistenza di tre poli incompatibili tra loro.
Proprio in un momento così difficile economicamente e così conflittuale politicamente ci sarebbe bisogno di una figura che in qualche modo possa unire le varie sensibilità. Al momento l’unico nome che possa avvicinarsi a questo profilo sembra essere quello di Emma Bonino.
Una donna al Quirinale sarebbe una ventata di aria fresca, che seguirebbe l’aumento sostanziale di donne elette in Parlamento e la nomina di Laura Boldrini alla presidenza della Camera. Una donna che ha cercato insistentemente il ruolo prestigioso di presidente della Repubblica, come dimostra la campagna fatta nel 1999 costata milioni di euro. Una donna che si contraddistingue per impegno e dedizione politica. Senza contare l’apprezzamento internazionale, anche per il ruolo svolto da Commissario Europeo.
Un esponente politico apprezzato dalla maggioranza degli italiani, come dimostrano i numerosi sondaggi fatti in tv e sui giornali, compreso l’elettorato del Movimento 5 Stelle. Emma Bonino farà storcere la bocca a qualcuno (antiabortisti, clericali, gente di sinistra a cui non piace il suo profilo liberale o i rapporti passati dei Radicali con Berlusconi) ma riesce ad ottenere consensi trasversali anche nel PdL (si sono esposte due donne come Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo).
Insomma ci sono tutte le premesse per scegliere Bonino come successore di Napolitano. Sarebbe anche un presidente della Repubblica giovane, considerando le età degli ultimi 3 presidente.
@ema_rigitano
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