UniAmiamo l’Italia in Vespa e libertà offre attraverso i nostri percorsi di vita, prima di tutto, una riflessione generazionale . Gli errori che abbiamo commesso e le responsabilità che ci siamo assunti. E il senso del nostro andare.
Dentro questi percorsi si possono riconoscere milioni di storie che non pensiamo di rappresentare ma a cui vorrremmo con urgenza sollecitare che è arrivata l’ora di assumere l’iniziativa e il protagonismo nell’impegno politico e sociale.
Non possiamo assistere passivamente, alla distruzione sostanziale della nostra democrazia con un atteggiamento qualunquista e disfattista, figlio dello “sconfittismo” acuto dei non più giovani e non ancora vecchi di oggi. O meglio dei mai stati giovani e vecchi da sempre. Quelli che come in Caro Diario si sento abbruttiti, sconfitti. Quelli che anche l’Optaligon non è più quello di una volta. Che rinnegano cosa sono stati, in cosa credevano giusto lottare e rivendicare. Ecco. Quelli non siamo noi. E con noi sono in tanti.
Occorre muoversi. Lo dobbiamo, ai nostri genitori, ovvero a coloro che ci hanno restituito un paese migliore di come l’hanno trovato e lo dobbiamo anche ai nostri figli chi ci guardano oggi sperando di ricevere altrettanto da noi.
Noi ci sentiamo degli Splendidi 40 enni e con questo progetto lo stiamo dimostrando.
In pochi mesi si è visto come 4 amici possono, se decidono, fare molto. Non per sè stessi ma per il bene comune, nel segno della speranza.
Gli spazi vuoti in politica non esistono. E considerato che il tasso di resistenza della memoria collettiva in Italia sia abbastanza modesto è evidente ricordare che quando ci sono vuoti nel sistema della rappresentanza gli stessi vengono occupati velocemente da chi ha interesse a destabilizzare, a controllare a modificare il sereno e libero funzionamento dei sistemi democratici.
In questo momento storico così complicato per il nostro paese auspichiamo che questo nostro viaggio, possa, pur nella sua parzialità, contribuire a sviluppare una giusta riflessione di responsabilità a noi tutti.
Non a caso la prima tappa terminerà a Novi di Modena e ha come titolo l’Albero della speranza la scossa del Cambiamento.
Qui il programma della Mi-Partenza http://mi-pa.it/th_event/inizia-il-viaggio/
Un abbraccio in Vespa e libertà.
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