Un viaggio non ancora partito ma già iniziato. E quando sarà finito non si concluderà.
E’ passato quasi un anno dal 23 maggio del 2012. Il giorno in cui è fiorita questa nostra idea di collegare i nostri 40 anni a vent’anni dalle stragi del ’92-’93 e di cercare sensi e percorsi del nostro andare curva a curva in Vespa e libertà.
Ecco che noi ( Alberto Zappa, Andrea e Claudio Ravazza, Ettore Romanò) uniti da una lunga e profonda amicizia in questi mesi abbiamo pensato, letto, scritto, condiviso e realizzato un progetto che si è fatto proprio come la strada in Caminante di Antonio Machado: andando.
UniAmiamo l’Italia in Vespa e libertà è una idea nata o meglio fiorita il giorno in cui ricorreva il ventennale della strage di Capaci. Eravamo ai Giardini Falcone e Borsellino di Milano. C’erano Istituzioni,associazioni, studenti, molti professori e fra questi Giuseppe Teri.
E’ stato lui con le sue parole. Lui con la sua tensione morale. Lui con la sua passione civile, lui con i suoi ragazzi, a scatenare questa nostra urgenza, questa nostra riflessione ” generazionale”.
Giuseppe l’ha saputo solo poche settimane fa. Quando l’abbiamo incontrato e conosciuto per organizzare la partenza ufficiale da Milano del nostro viaggio in Vespa e libertà contro le mafie.
Partiremo proprio dai Giardini Falcone e Borsellino in Via Benedetto Marcello, mercoledì 24 aprile 2013 alle 10.30. E sarà una partenza importante. Ricca Di- segni e di sogni di libertà.
Questa partenza è stata anticipata da molti mesi di lavoro. Oltre a noi 4 occorre evidenziare il monumentale lavoro di Anna Ravazza che ci ha seguito con Rarolab tutto ciò che significa grafica e comunicazione.
Anna viaggia con noi dall’inizio. E la nostra famiglia nei mesi si è allargata a tante tante persone che troveremo il modo e il tempo di far conoscere per quanto belle sono.
Da subito abbiamo pensato che fosse necessario agire per realizzare un esteso coinvolgimento delle Istituzioni ai diversi livelli.
Un obiettivo centrato pienamente. Dopo essere stati ricevuti dalla Presidenza della Repubblica per il ritiro del Tricolore che viaggerà con noi Mi-Pa UniAmiamo l’Italia in Vespa e libertà ha ottenuto il Patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera. Parallelamente abbiamo realizzato incontri con le massime Istituzioni della provincia in cui noi tutti viviamo e siamo nati: Como. E dal nostro territorio abbiamo cercato il collegamento con gli altri territori che incontreremo nelle diverse tappe del viaggio da Milano a Palermo.
E per fare questo occorreva l’apertura e il coinvolgimento con le associazioni che volessero aderire al nostro progetto. Immediata è stata quella del Coordinamento Comasco per la pace e del Coordinamento di Libera a Como prima e Lombardia poi. Senza il contributo fondamantale di Mauro Oricchio e Tommaso Marelli oggi non saremmo in grado nè di dire nè di raccontare. Grazie cari amici.
Via via i contatti e il sostengo si sono estesi e hanno dato senso al nostro percorso.
Un viaggio si colloca sempre in una dimensione spaziale e temporale.
Occorre avere una direzione e un senso per cui fare la strada verso la destinazione che si desidera raggiungere.
La nostra direzione è ostinata e contraria a tutte le mafie. E a passo lento. Curva a curva. Apparteniamo a quella generazione che vive la doppia assenza. Del non più e del non ancora. Siamo quelli che hanno visto la fine dell’era materiale, che sono rimasti sconvolti dalla accelerazione dei processi di globalizzazione. E che per questo motivo spesso viaggiano senza bussola e senza la giusta e convinta determinazione.
Scegliere di collocare questo percorso tra il 25 aprile e il 1 maggio ci permette di ricondurre e ricercare i valori fondanti del nostro vivere democratico. Mai così esposti ed in pericolo come di questi tempi in cui assistiamo ad un “declinare crescendo” sotto tutti i punti di vista: economico-politico- sociale- spirituale.
Tradurre il nostro in un viaggio simbolico è non solo un errore ma una riduzione molto parziale.
Vero che tutto si tiene nel collegamento “simbolico” del collegamento tra l’Albero Falcone e Borsellino di Milano con quello di Palermo che realizzeremo in Vespa e libertà.
Ma ciò non porterebbe da nessuna parte se non avessimo deciso che era necessario trovare azioni e spinte di chi nel quotidiano testimonia concretamente l’impegno per realizzare una società più giusta, libera e democratica.
Ovvero le associazioni, la società civile, i giovani non ancora vent’anni cui collegare i nostri vent’anni in Vespa e libertà.
Don Ciotti giustamente il 16 marzo 2013 a Firenze nella giornata in memoria delle Vittime di mafia ha esortato tutti ad assumere la propria responsabilità, dicendo che ” non basta commuoversi, serve muoversi”.
Ecco, l’idea dell’andare, dell’incontrare, leggere passo a passo il territorio, facendo emergere gli opposti. Bellezza e distruzione, legalità e criminalità, passione civica e individualismo imperante.
Mi-Pa UniAmiamo l’Italia in Vespa e libertà ha in pochi mesi incrociato ed incontrato diverse storie che fra pochi giorni cercheremo di collegare.
Per capire cosa succederà e molto di quello che non si può dire in un post vi invitiamo a visitare il sito ufficilae del progetto http://mi-pa.it
Linkiesta ci ha offerto questa preziosa ospitalità per raccontare a chi desidera seguirci dove saremo, chi incontreremo e perchè.
Faremo strada insieme. E per farla allo stesso ritmo vi invito ad ascoltare e vedere il video di Caminante.
Il brano composto dai 7grani e dedicato integralmente al progetto fatto suo e condiviso anche dalla Carovana Internazionale Antimafia. Una canzone che servirà a sostenere la continuazione attiva e concreta del nostro progetto.
Ma questa è un’altra storia. Abbiamo il tempo di raccontarla a chi lo vorrà conoscere.