Dietro ai renziani di Sicilia si nasconde Lombardo

Oggi alle 17 Matteo Renzi sarà ad Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, per il comizio di chiusura del candidato di centrosinistra Santo Caruso. Un modo come un altro per radicare il renzismo...

Oggi alle 17 Matteo Renzi sarà ad Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, per il comizio di chiusura del candidato di centrosinistra Santo Caruso. Un modo come un altro per radicare il renzismo su un territorio avverso al sindaco di Firenze. Un territorio, quello della provincia di Catania, negli ultimi anni legato all’ex governatore della regione Raffaele Lombardo. 

Ma sembra che l’ex rottamatore abbia compreso cosa significhi radicarsi sul territorio catanese. Al punto che il coordinatore dei renziani in provincia di Catania è proprio un ex collaboratore di Raffaele Lombardo, addirittura «segretario particolare di Lombardo dal 2004 al 2008», riferiscono.  Alessandro Lo Presti, coordinatore provinciale dei renziani, è stato per quattro anni componente della segreteria dell’ex governatore, «un uomo di fiducia» – lo definivano a via Pola, quartier generale di Lombardo. Dopo le regionali dello scorso ottobre Lo Presti abbandona Lombardo, e si ricolloca fra le truppe del primo cittadino di Firenze, diventando il coordinatore provinciale dei renziani di Catania.

Il padre di Alessandro Lo Presti, Angelo Francesco, è stato sindaco di Catania dal 10 marzo al 27 giugno del 1992, alla guida di una giunta Dc-Pri-Pli. Lo Presti-senior venne arrestato nell’ambito di una mega inchiesta relativa ad una costruzione di un centro commerciale, e venne accusato di corruzione perché «titolare di una società di intermediazione in cui sarebbero transitate le tangenti di cui ha parlato il collaboratore di giustizia Francesco Campanella». In seguito è stato assolto con sentenza definitiva. Per la vicenda Lo Presti chiederà la riparazione del danno per l’ingiusta detenzione subita. Nel 1996  è stato indagato per corruzione per una presunta tangente da 1,5 miliardi di lire che sarebbe stata chiesta ai titolari di due consorzi edili. Anche in questo caso è stato assolto con sentenza divenuta definitiva.

Nell’orbita dei Lo Presti graviterebbe anche Nicola D’Agostino, ex capogruppo all’Ars del Movimento per l’Autonomia, altro «uomo di fiducia di Raffaele Lombardo», oggi Udc, e  anche lui presente al comizio del sindaco di Firenze in vista del ballottaggio di Aci Sant’Antonio. Chiaro. 

Stamane su il Foglio Matteo Renzi dice che “sto già lavorando, ho un piano, sto preparando un documento, e mi affascina l’idea di poter fare nel Pd quello che Tony Blair fece nel 1994 con il New Labour”. Ma (forse) prima di preoccuparsi di diventare il “Toni Blair del Belpaese” dovrebbe riflettere su alcuni personaggi che lo circondano. O no?

Twitter: @GiuseppeFalci

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