Il picchio parlanteLa burocrazia, più la scacci e più l’avrai

La burocrazia italiana ha segnato un altro punto a suo favore. Troppo sterili le resistenze, e vane le proteste dei cittadini; i cavilli e le inefficienze sono 'si ardue da vincere. E' la cronaca d...

La burocrazia italiana ha segnato un altro punto a suo favore. Troppo sterili le resistenze, e vane le proteste dei cittadini; i cavilli e le inefficienze sono ‘si ardue da vincere. E’ la cronaca di quanto riportato ieri sulla Repubblica ovvero l’abolizione dell’adozione di un linguaggio semplice e immediato da parte dei dipendenti pubblici.

Uno scossone enorme ai fautori della legge 150/2000, del d.lgs. 165/2001 e di una vasta serie di direttive dei vari ministri succedutisi in materia, che a più riprese, hanno tentato di riformare un linguaggio per nulla moderno e comprensibile. Senza successo dunque, probabilmente si riaccenderà la fantasia di qualche furbo scriba di scrivere testi arcaici.

Ma intanto, dopo un’altra battaglia terminata con una sostanziale sconfitta, adesso tocca fare un bilancio: è chiaro che, a parole, tutti vogliono snellire l’attività amministrativa, ma bisogna fare i conti con un esercito (di burocrati appunto) che ha tutto da guadagnare dall’opacità e dall’inefficienze varie in cui spesso annaspano i procedimenti.

Di rimedi ne sono stati citati molti. Semplificazione e trasparenza, ovvero due strumenti principali per risolvere la questione, significano anche saper scrivere testi chiari ed accessibili. L’Italia è piena di buone leggi. Il problema è che per metterle in pratica, la scelta viene rimandata a dei provvedimenti elaborati in seguito dai gabinetti dei ministeri, e tutta la carica innovatrice viene smarrita.

Ed ecco dunque che il proliferare dei procedimenti e dei vari passaggi che contrasta con la semplicità e l’immediatezza. Le storie di ordinaria burocrazia ormai, sono all’ordine del giorno. Non possiamo continuare a “scacciarla” banalmente, come se fosse una mosca. Ritornerà, più forte di prima.

Va eliminata in toto. Ed allora, mettiamo in campo tutti gli strumenti utili ed uniamo le forze. Denunciamo il malaffare, usiamo (ed usiamoci) quanto più possibile la trasparenza, anche e soprattutto attraverso il web, capiamo quali e quante semplificazioni possiamo adottare, non lasciamo insomma, che a decidere siano sempre gli stessi. Non i più forti, ma i più meschini.

Coloro che lucrano sulle spalle degli altri e che si pongono contro il progresso.