Rotta verso il mercatoBersani dimenticato, a Linate l’anarchia

Nel lontano 1998 fu la UE a vietare la chiusura dell' aeroporto di Milano Linate, quando fu poi il governo D' Alema a impedirla definitivamente, naufragò l' unione con l' olandese KLM che avrebbe f...

Nel lontano 1998 fu la UE a vietare la chiusura dell’ aeroporto di Milano Linate, quando fu poi il governo D’ Alema a impedirla definitivamente, naufragò l’ unione con l’ olandese KLM che avrebbe fatto di Alitalia la più grande compagnia aerea europea, generando decine di migliaia di nuovi posti di lavoro anziché i cassintegrati di oggi, profitti e tasse pagate all’ Erario anziché la continua richiesta di inutili contributi e protezionismi.

Per lasciare almeno un contentino al cosiddetto aeroporto intercontinentale di Malpensa, si arrivò al compromesso di limitare i voli che ogni linea aerea può fare da Linate. Secondo gli appositi Decreti firmati dall’ allora Ministro Bersani ad esempio si può volare a Londra solo tre volte al giorno, con gli altri voli attestati obbligatoriamente a Malpensa (o a Orio).

Mentre al nuovo Presidente di SEA Modiano tocca la Mission Impossible di evitare lo smembramento di SEA Handling, che dà lavoro a migliaia di persone, le Autorità vigilano affinché quel poco che resta vada in malora.

Da ieri sappiamo che British Airways volerà da Milano Linate a Londra Heathrow non le 3 volte al giorno ammesse e che effettivamente erano la norma nei primi anni 2000, non le 5 volte del 2012, non le 6 volte dell’ ultimo inverno, ma 7 volte al giorno, spostando un altro volo da Malpensa e utilizzando un’ altra linea aerea come prestanome, pagato profumatamente per aggirare le norme.

Come risultato, si renderà più facile far volare i passeggeri attraverso Londra Heathrow anziché direttamente, si toglieranno molti voli intercontinentali da Malpensa, fino al punto di renderne molti antieconomici. Milano perderà altro pregiato traffico intercontinentale diretto, sostituendolo con il poco redditizio trasferimento dei passeggeri agli hub altrui, che andremo a foraggiare ulteriomente. Questa sarebbe la crescita?

ENAC dove sei? E dov’è il Ministero dei Trasporti? Dov’ è Pisapia sindaco di Milano e azionista di maggioranza di SEA?

Davanti a quella che sembrai una truffa legalizzata, verrebbe da chiedersi:

le leggi son, ma chi pon mano ad esse?

se l’ avesse già fatto qualcuno inutilmente sette secoli fa.

Far rispettare le leggi genererebbe crescita a costo zero, in questo caso eviterebbe la decescita/fermerebbe il declino di Malpensa, dando qualche chance in più a migliaia di lavoratori il cui posto di lavoro è nel braccio della morte, ma chissenefrega, ci sono persone profumatamente pagate per distruggere la nostra ricchezza chiudendo gli occhi e altro come le tre scimmiette.

L’ Italia non ha futuro senza legalità e non ce l’ ha nemmeno Malpensa, che ci lascia da pagare il conto dei cassintegrati, dovuto unicamente alla tolleranza verso che viola le regole vigenti.

CETERVM CENSEO LINATE ESSE DELENDAM

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