Sette anni a Fede e Mora, cinque alla Minetti.
Dividiamo subito e nettamente la questione Ruby, relativa alla prostituzione di una minorenne, dall’ aver portato ad Arcore decine di maggiorenni professioniste dell’ amore, che ben sapevano quello che facevano, lo facevano volentieri ed erano anche ben pagate per farlo.
Per mandare in galera per anni qualcuno ci dovrebbe essere almeno un danneggiato e io non riesco a trovarlo. Non mi pare che lo Stato debba impedire a chi vuole prostituirsi di farlo e nemmeno mi pare che in questo caso giudiziario ci sia il minimo sospetto di tratta di fanciulle ingannate, costrette, sfruttate economicamente. Che ci piaccia o no, tutti i protagonisti erano ben contenti e chi non voleva è stata riaccompagnata a casa.
Che Silvio Berlusconi spenda i suoi denari per solleticare il proprio ego, comprando calciatori o affittando donnine non sono affari nostri, che Mora, Fede e Minetti lo aiutino nemmeno, fermo restando che deve esistere un limite d’ età, violato con Ruby.
La prostituzione va regolamentata nel senso di impedire che qualcuno si prostituisca contro la propria volonta, se è minorenne o incapace di intendere e di volere. Lo Stato deve far sì che nessuno debba ricorrere alla prostituzione per far fronte ad una situazione economica insopportabile, ma quando è libera scelta di persone adulte può essere criticabile, ma non oggetto di condanna penale.
Da questo punto di vista la sentenza milanese ci riporta nel medioevo o ancora peggio, perché a nessuno in realtà importa nulla che le donne in questione si siano prostituite.