La ricerca della felicitàIl Pd esca dal pantano

Basta traccheggiare. Comunque vada il Pd deve guardare oltre. Mantenere ancora il Paese impiccato alle vicende personali di Berlusconi assomiglia solo a un accanimento terapeutico. E allora si esca...

Basta traccheggiare. Comunque vada il Pd deve guardare oltre. Mantenere ancora il Paese impiccato alle vicende personali di Berlusconi assomiglia solo a un accanimento terapeutico. E allora si esca dal surplace, anche perché lo spettacolo di questi giorni, con il corollario di accuse reciproche tra correnti, ha di nuovo demoralizzato la base e i militanti del partito. La strada per riuscirci è obbligata, convocando prima possibile il congresso. Che deve servire per parlare dell’Italia e all’Italia. Perché l’unico modo per cambiare il Paese è cambiare il Pd.

Basta temporeggiare, convocare il congresso. Dobbiamo continuare a sostenere lealmente il governo Letta. Se il Pdl staccherà la spina, si prenderà la responsabilità della crisi. Ma in ogni caso l’apertura della fase congressuale sarà servita a far partire la campagna elettorale, evitando di perdere altro tempo. Uscire dal pantano significa anche riportare in alto le nostre priorità nell’agenda di governo. Non è possibile continuare a rincorrere il Pdl su Imu o altre bandierine, dare l’impressione di inseguire. Un Pd più forte serve anche a incalzare Palazzo Chigi sulle vere emergenze del Paese. E adesso ci sono tre questioni chiave, nodi sui quali è necessario insistere e spingere quotidianamente: disoccupazione giovanile, riduzione del costo del lavoro, legge elettorale.

Il primo punto è sostenere il lavoro dei giovani. Fondamentale reperire più risorse possibili, sia rispetto all’inserimento occupazionale sia sul lato del sostegno ai giovani talenti e alla creazione di imprese. La seconda partita si gioca sulla diminuzione del costo del lavoro, per rendere più competitive le imprese e restituire un po’ di potere d’acquisto ai ceti medio- bassi, contrastando la recessione. Infine, si abolisca subito il Porcellum e si faccia la legge elettorale.

In caso contrario il Pd continuerà a temporeggiare. Rincorrendo Berlusconi, inseguendo ancora i suoi guai giudiziari e le sue bandierine. Non si traccheggi per non subire gli eventi. Ora è il momento del congresso, più che mai aperto e non più rimandabile, per cambiare il Pd, rafforzarlo, scardinare le correnti. E venire fuori dal pantano.

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