La ricerca della felicitàIl Pd risalga la corrente

Andiamo controcorrente. O contro le correnti. Perché le divisioni del Pd - tutte interne al livello nazionale - rappresentano ormai poco. Se non niente. E la risposta ai partiti personali non può e...

Andiamo controcorrente. O contro le correnti. Perché le divisioni del Pd – tutte interne al livello nazionale – rappresentano ormai poco. Se non niente. E la risposta ai partiti personali non può essere quella delle correnti personali. Roba buona solo per i giornali, bilancini in salsa manuale Cencelli. Da mandare al più presto in naftalina. Il rischio – se si persevera – è la restaurazione o la frammentazione. Ma è stato lo stesso dato elettorale a scoperchiare la pentola: il problema è la gestione a livello centrale. Perché nei territori il Pd è molto più credibile. La conferma arriva dal risultato delle amministrative. Insomma, a livello locale si rimedia alla confusione e alle divisioni del nazionale.
Un messaggio che va seriamente compreso e raccolto, perché siamo alla vigilia di una fase decisiva per il rilancio del partito. L’astensionismo e il calo del M5S svelano che ci sono milioni di italiani che domandano cambiamento. Dovrebbe essere il tema al centro del congresso. Si riparta dalla base, dai militanti, dai simpatizzanti delusi e arrabbiati per le continue divisioni. E diamo un ruolo diverso ai territori e agli amministratori locali.
C’è bisogno di una nuova stagione dei sindaci. Nei momenti di passaggio sono loro che reggono il rapporto tra cittadini e democrazia. Dall’inizio della crisi ad oggi, sono stati in prima linea a fronteggiare le difficoltà. Facendo i conti con risorse calanti e bisogni crescenti. Meglio di altri conoscono i problemi e i guai del Paese. Meglio di altri possono contribuire a costruire un nuovo modello di sviluppo. Apriamo al massimo la nuova fase congressuale. Nei circoli, nelle amministrazioni, in parlamento c’è già in campo una nuova generazione – nata democratica – che ora è sempre più indispensabile nel rapporto con i cittadini. Rappresenta, a tutti gli effetti, l’esigenza di rinnovamento e innovazione di cui il Pd ora ha bisogno. Per risalire la corrente.

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