Il Pdl vuole spacchettare il Ministero dell’Economia

È nel caos più totale il partito di Silvio Berlusconi, quello che ancora per un po’ si chiamerà Pdl. Il progetto di rinascita della “nuova” Forza Italia è stato rimandato a dopo le estate quando la...

È nel caos più totale il partito di Silvio Berlusconi, quello che ancora per un po’ si chiamerà Pdl. Il progetto di rinascita della “nuova” Forza Italia è stato rimandato a dopo le estate quando la geografia politica del governo sarà meglio definita. Allo stato attuale a via dell’Umiltà gli argomenti che dividono maggiormente rispondono a due nodi da sciogliere: da un lato l’operato di Fabrizio Saccomanni, e dall’altro la vicepresidenza della Camera promessa alla pasionaria Daniela Santanché.

E domani alla riunione del gruppo del Pdl a Montecitorio, convocata per le 19:30, ci sarà anche Silvio Berlusconi. Motivo? «Un modo come un altro per distendere il clima», assicura un parlamentare pdiellino in Transatlantico. Del resto lo scontro fra “falchi” e “colombe” sul Ministro Saccomanni non preoccupa affatto la stabilità del governo. Semplicemente l’ala “radicale” del Pdl starebbe alzando il tiro «per spacchettare il ministero dell’Economia». Dopo l’estate, quando i nodi sull’Imu e sull’Iva saranno stati risolti, il Pdl tornerà a bussare alla porta del governo Letta. «Lo spacchettamento è nelle cose. Letta si sta impossessando di tutti i direttori dei vari ministeri. E noi?». Il disegno di via dell’Umiltà prevede lo «divisione» del Ministero dell’Economia in «finanza e tesoro», e l’assegnazione di uno dei due ad una figura come Renato Brunetta. In questo modo, riferiscono alcuni “falchi”, il governo «durerà altri 4 anni». Semplice.

Mentre l’altro capitolo che arriverà sul tavolo della riunione di gruppo di domani riguarda la “pasionaria” Daniela Santanché. Il Pdl sarebbe intenzionato a riprovarci: «Daniela resta la nostra candidata», ha ribadito il segretario Angelino Alfano. Il gruppo vuole forzare la mano, e far calendarizzare la votazione prima dell’estate. Ma i dubbi restano. Il Cavaliere sogna “Daniela” vice Presidente di Montecitorio. «Altrimenti sarò costretto a farla segretario di Forza Italia», avrebbe sussurrato ai suoi. Del resto, «e lo merita, mi è stata accanto in questo ultimo anno come una sorella». Eppure sul nome della “Santanché” più di un parlamentare storce il naso a taccuini chiusi: «Metà gruppo non la vuole, la faremo affossare anche questa volta». Così dopo l’estate, quando le acque si saranno calmate, «proveremo con un altro nome, magari meno divisivo». Come quello di Annamaria Bernini, da settimane in silenzio.

Twitter: @GiuseppeFalci

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