Le Final Four di Eurolega 2014 si disputeranno a Milano dal 15 al 18 maggio prossimi. Si tratta, per importanza, della seconda manifestazione per club di basket a livello mondiale, con un interesse mediatico globale superato soltanto dalle finali dell’Nba nordamericana.
La scelta dell’Eurolega potrebbe essere un azzardo, perché il palazzo dove è previsto che si disputi la competizione, il Palalido, attualmente non è agibile perché in ristrutturazione. L’assessore allo Sport del Comune di Milano, Chiara Bisconti, è fiduciosa che i lavori finiranno in tempo (Massimo Pisa l’ha intervistata in proposito per la Repubblica dello scorso 5 luglio, e lei ha detto: «Finirlo per il maggio 2014 sarebbe una chicca»). L’Italia, peraltro, ha già fatto una volta una figuraccia con le Final Four europee: nel 2011 quando l’organizzazione dell’evento era stata affidata alla città di Torino ma, quasi all’ultimo, la città che aveva organizzato l’Olimpiade invernale del 2006 non aveva più trovato le risorse e aveva dovuto essere sostituita (qui il link al sito DotBasket in cui Alberto Pedrazzini spiega come sono andate le cose).
L’ostinazione dell’Eurolega di non perdere il basket italiano ha tentato di spiegarla Jordi Bertomeu, il Ceo dell’organizzazione, in un’intervista rilasciata a Luca Chiabotti per la Gazzetta dello Sport del 1° luglio. Bertomeu si è detto soddisfatto per le cifre del torneo, tutte in crescita per quanto riguarda gli introiti economici dell’ultima edizione rispetto alle precedenti, il pubblico presente nei palazzetti (più 40%) e il pubblico televisivo globale (più 130% grazie allo spostamento del giorno di trasmissione al venerdì, non in concorrenza con il mercoledì calcistico) ma perplesso perché all’edizione 2013/2014 del torneo parteciperanno soltanto 2 squadre italiane, Mens Sana Siena e Olimpia Milano, invece delle 3 aventi diritto.
Mancherà la Virtus Roma, finalista del campionato italiano, il cui presidente Claudio Toti ha detto di considerare un costo l’affitto del PalaLottomatica all’Eur (struttura da 10˙500 posti) in sostituzione del Palasport di viale Tiziano (da 3˙500 posti) dove la squadra ha giocato il campionato italiano 2012/2013 (in questa pagina della Wikipedia c’è qualche notizia in proposito).
Bertomeu è stato quasi sconsolato nel commentare la scelta di Roma: «Non biasimo il club se ha problemi di costi o di budget o non crede di poter recuperare coi biglietti i soldi spesi per il Palaeur e quindi non si sente di rischiare una stagione di Eurolega. Ma il discorso è un altro e dovrebbe portare il basket italiano a una riflessione: com’è possibile che la squadra della Capitale non abbia le risorse per fare l’Eurolega e Nanterre sì? Roma no, e lo Stelmet Zelona Gora, 16ª città polacca per numero di abitanti e con un palazzetto di 6˚000 spettatori, sì?».
Sembra quasi che il nostro Paese, come mentalità, sia entrato in un circolo vizioso in cui si taglia tutto, si tenta di risparmiare anche in settori impossibili e vitali, e si sia perso di vista lo scopo per cui si fanno le cose. Dice Bertomeu: «Vedo che in Italia ormai i club danno come cosa scontata che si faccia una squadra con 1 milione di euro, magari meno, tutto si rimpicciolisce senza pensare a come, invece, incrementare le entrate. È chiaro che il livello di Eurolega così si allontana. Le società tagliano anche gli stipendi di chi dovrebbe andare a vendere i biglietti…».
L’Europa non vuol lasciare indietro l’Italia. Sembra però che sia proprio l’Italia a volersi far lasciare indietro.