Parlare con i limoniQui nel Regno Unito dove esiste lo ius soli

Il Regno Unito, che in questi giorni ha salutato la nascita del suo erede al trono è uno di quegli stati che ha adottato il famigerato “ius soli”. Il principino George è un tipico inglese dai capel...

Il Regno Unito, che in questi giorni ha salutato la nascita del suo erede al trono è uno di quegli stati che ha adottato il famigerato “ius soli”.

Il principino George è un tipico inglese dai capelli biondi e dagli occhi azzurri, ma appartiene ad una specie in via d’estinzione. Per colpa dello “ius soli”, infatti, gli inglesi si stanno estinguendo. Ogni giorno migliaia di donne incinte scappano in Gran Bretagna per poter partorire i loro figli e dar loro la cittadinanza britannica.

Chiunque sia stato, anche per pochi giorni, in qualche grande città può rendersi conto di come sia drammatica la situazione qui. Gli immigrati, con il loro diritto di voti, hanno costretto il governo a versare indennità su indennità a loro. Soldi che vengono tolti ai britannici, sempre più oppressi dai tagli al welfare e allo stato sociale e dal conseguente aumento delle tasse.

La povertà è in aumento nel Paese, come testimonia il gran numero di barboni che ogni sera si rifugia nelle stazioni, mentre i nuovi cittadini occupano le case sottratte ai legittimi proprietari, strozzati dai debiti.

La polizia vive barricata nelle caserme e non ha il coraggio di uscire per strada. Troppo pericoloso per loro farsi vedere in giro. Gli immigrati e gli extracomunitari, convinti di avere qualunque diritto, rubano e sfasciano ogni cosa capiti loro sottomano. Ogni giorno qualcuno muore ucciso a colpi di machete o investito da automobilisti ubriachi. Antiche e solenni città come Londra o Edimburgo sono ormai decadute e in rovina.

L’antica identità è perduta. Gli inglesi sono diventati un popolo di meticci, dove le donne bianche preferiscono l’uomo di colore o orientale e i loro figli non hanno più l’antico colore pallido degli antenati. Non hanno più valori e consentono cose ignobili: nei loro programmi per bambini si vendono persino disabili e li conduce una donna senza un braccio!

(Ovviamente non è vero niente. Ho inventato tutto, cavalcando le paure e i luoghi comuni della strisciante xenofobia italiana. Il Regno Unito è una comunità dove è naturale essere cittadini della terra in cui si è cresciuti e dove non succede niente di quello che raccontano alcuni. Badate bene, non nati ma cresciuti. Come, spero, un giorno succederà anche in Italia.)

P.s. Solo una cosa è vera. La naturale presenza di disabili nella tv dell’infanzia: qua da noi è inimmaginabile una cosa così bella…

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