Se Brunetta sta al governo con chi gli dava del “nano”

In un Transatlantico super affollato succede che il sottoscritto si prenda gli insulti del capogruppo del Popolo della Libertà, Renato Brunetta. Ecco i fatti. Avrei voluto intervistare l'ex ministr...

In un Transatlantico super affollato succede che il sottoscritto si prenda gli insulti del capogruppo del Popolo della Libertà, Renato Brunetta. Ecco i fatti. Avrei voluto intervistare l’ex ministro per la pubblica amministrazione in merito al via libera di Bruxelles sul temporaneo sforamento dall’obiettivo di bilancio strutturale nel 2013-2014.

Mi presento, dico che scrivo per Linkiesta, ma non faccio in tempo a finire di pronunciare il nome della testata che l’ex ministro sbotta e mi si scaglia contro: «Siete dei razzisti voi de Linkiesta. Non parlo con voi. Mi avete definito un energumeno tascabile. Siete una testata di basso livello. Riferisca in redazione». Ringrazio per i preziosi suggerimenti, e mi allontano.

In realtà, dopo aver fatto mente locale ed essermi consultato con alcuni colleghi del giornale, ricordo che a definirlo «energumeno tascabile» non è stato affatto Linkiesta, ma più semplicemente l’ex Ministro degli Esteri Massimo D’Alema. Sì, proprio il lìder maximo, uno di quelli che oggi siede nella stessa maggioranza di Renato Brunetta. Noi, da cronisti, in un articolo su Brunetta ci siamo solo limitati a riportare l’ormai famoso nomignolo affibiatogli dal suo nuovo alleato. 

Twitter: @GiuseppeFalci

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