A Santarcangelo di Romagna da qualche giorno si è chiuso il Festival Internazionale di Teatro in Piazza, forse il più longevo tra i festival di teatro di ricerca in Italia. Alla ricca programazione di spettacoli si è unito un progetto sostenibile sui luoghi e gli spazi del festival: l’idea di una piazza diffusa, spazi pensati per accogliere un pubblico diversificato per tutte le ore del giorno fino a notte inoltrata.
Uno degli allestimenti del duo di architetti collAA allo Sferisterio
Per esempio lo Sferisterio, un ampio spazio ai piedi dell’imponente cinta muraria malatestiana – un tempo campo per il gioco del pallone al bracciale – è stato allestito per ospitare, tra altre cose, una ciclofficina: laboratorio a cielo aperto a disposizione del pubblico dove imparare a ripararsi gratuitamente unabicicletta.
Non male anche l’idea di invitare gli abitanti di Santarcangelo a donare vecchie bici inutilizzate che rimesse a posto nella Ciclofficina hanno fatto da bikesharing nei giorni del festival. Resteranno al Comune di Santarcangelo per le prossime edizioni e i prossimi eventi!
Dalla mezzanotte invece, in una fabbrica dismessa in attesa di ristrutturazione, lo spazio Liviana Conti, un largo pubblico si è radunato per il Dopofestival: ogni sera, finiti gli spettacoli teatrali, ecco le notti a tema con Dj set d’eccezione a cura degli stessi artisti.
Installazione luminosa nel cortile dello spazio Liviana Conti
Presente Sostenibile è il progetto che sottende tutta questa edizione mirata alla riduzione dei carichi ambientali del festival: allora è possibile condividere con gli spettatori, oltre a un’offerta culturale, un progetto condiviso sull’ambiente! Un Festival a impatto zero che unisce valore culturale del teatro e sensibilità ecologica, lavorando in sinergia con le istanze del territorio, le sue aziende, e le esigenze del nostro presente, nonostante i tempi critici e le limitate risorse a disposizione.
Una delle due case dell’acqua installate a Santarcangelo
Naturalmente ci piace segnalare, fra tutte le cose belle viste e non viste, le performance partecipate col pubblico del gruppo Strasse, parte del progetto King, approdato a Santacangelo dopo un viaggio di camminate attraverso l’appennino: una ricerca sul rapporto tra corpo e paesaggio, configurazioni instabili che investono una visione della danza e della presenza, sfondando il concetto di opera teatrale.
(foto dal progetto KING di Strasse / Leonardo Delogu)
(tutte le foto sono di Ilaria Scarpa)