In Trasatlantico i democrat sono agitati

ROMA - «I più agitati sono quelli del Pd». Transatlantico, ore 15, in Aula si discute del ddl costituzionale 1359 per la formazione del comitato parlamentare. Ma del ddl, nonostante l'importanza d...

ROMA – «I più agitati sono quelli del Pd». Transatlantico, ore 15, in Aula si discute del ddl costituzionale 1359 per la formazione del comitato parlamentare. Ma del ddl, nonostante l’importanza dell’argomento, non ne parla nessuno. L’aula è praticamente deserta. «Tanto si voterà domani», recita la vulgata.

Fuori dall’aula si parlotta della sentenza del Cavaliere di Arcore. I pdiellini sorridono, non sembrano affatto preoccupati. Mentre fra i democrat ci sono certi visi che prefigurano un “big bang” subito dopo le 19, quando si conoscerà il verdetto della Suprema Corte. Si scorge Pier Luigi Bersani, viso scuro, sigaro in mano, e passo zoppicante. Abbraccia Anna Paola Concia, e poi improvissa una riunione in mezzo al Transatlantico con Andrea Manciulli, Alfredo D’Attorre, Roberto Speranza‚ Nico Stumpo e Adrea Martella. Piccolo dettaglio, un ex parlamentare gli si avvicina e dice: «Buona sera segretario!». E Pier Luigi si prende “il segretario” e risponde con un sorriso.

Pochi metri più in là, il dominus del governo Letta, Dario Franceschini dà le ultime indicazioni al fedelissimo Pier Domenico Martino. A distanza di sicurezza si avvistano un gruppo di renziana, con Maria Elena Boschi a sussurrare qualcosa di “non decifrato” alla collega Silvia Fregolent.

Tuttavia anche a taccuini chiusi nessuno si sbilancia. Anche se il responso della sentenza, secondo rumors de Linkiesta, potrebbe scatenare proprio le truppe di Matteo Renzi. E il primo cittadino di Firenze potrebbe tornare a parlare nelle prossime ore. Dall’Argentario, dove si trova in vacanza con moglie e figli. Un caso?

Twitter: @GiuseppeFalci

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