Se quella di Alan Friedman è una non-notizia perché tutti ne parlano? Curioso Paese il nostro. Paese in cui la stampa – che tanto ferocemente critica le rivelazioni di Friedman nel libro Ammazziamo il Gattopardo – non fa altro che parlarne. Che sia una notizia o meno un fatto è certo: giornalisti, opinionisti ed editorialisti non fanno altro che scrivere delle rivelazioni documentate del giornalista americano.
Per come la vedo io, i motivi potrebbero essere due:
- Parlare di non-notizie è lo sport nazionale preferito da molti giornalisti italiani. Il chiacchiericcio, da noi, va forte sulla stampa. Sui rumors ci abbiamo costruito un sistema dell’informazione. Sui fatti, gli incontri, i documenti poco o nulla. I giornali, negli ultimi anni, sono un mix di agenzie di stampa rimaneggiate con l’aggiunta dell’ego di chi scrive. Ovviamente ci sono le eccezioni, ma sono troppo poche.
- Perché Friedman, con le sue rivelazioni, mette a nudo la fragilità di un sistema giornalistico incapace – troppo spesso – di trovare vere notizie.
Scrivono in molti, per lo più giornalisti, che a luglio già si parlava dell’ipotesi Monti. È vero: ma nessuno scrisse che quell’ipotesi aveva alle spalle l’unico rappresentante delle istituzioni che potesse legittimarla: il Presidente della Repubblica.
Comunque la si veda sarebbe utile se tutto questo dibatitto su una non-notizia ci portasse a fare lo stato dell’arte sul giornalismo italiano.
Invito chi legge a fare un gioco: prendete i principali quotidiani di oggi, di ieri o di quando -vi- pare e ditemi quante notizie riuscite a trovare. Attenzione: notizie non vuol dire chiavi di lettura, ma informazioni utili ad avere un quadro più ampio della notizia riportata. Se decidete di fare il gioco vi auguro buona recherche.
Claudio Velardi, in un suo post di oggi, fa notare quante diverse letture della stessa notizia dà un solo giornale: Il Corriere.
Il Corriere (Franco) sputtana lo sgup di ieri del Corriere (Friedman), che oggi si vendica pubblicando sul Corriere il piano segreto del Corriere (Passera). Mentre il Corriere (Breda) ricorda che i contatti del Corriere (Napolitano/Constant) furono legittimi, lo dice anche una sentenza del Corriere (Consulta). Fa chiarezza il Corriere (Panebianco/Weimar) che, correggendo il Corriere (Galli della Loggia), si lamenta della politica debole. Dimenticando però di citare il Corriere (Monti), che sto casino l’ha creato.
Qualsiasi sia la lettura data alle notizie riportate da Friedman a lui va riconosciuto il merito di aver aperto il dibattito su cosa sia una notizia e su cosa non lo sia. Speriamo che questo dibattito possa indurre i tanti cani da guardia dell’informazione a fare il prorio lavoro al meglio.
@vitokappa
Per guardare il video pubblicato sul sito del Corriere clicca qui.