Ho sempre giocato a calcio, fin da bambino. Ero uno che se la credeva abbastanza –devo ammetterlo- e non perché fossi chissà chi. Forse avevo solo un po’ di fantasia in più rispetto agli altri. E così mi venivano bene tutti quei giochetti tipo il doppio tacco, la bicicletta, la rovesciata, la veronica…Quello che voglio dire è che ero talmente convinto di poter farcela da solo che non passavo mai la palla . Ma veramente mai (oh, intendiamoci, alla fine la perdevo!).
Stamattina leggendo quello che ha detto Letta in conferenza stampa a Sochi, mi è sembrato di riascoltare i suggerimenti che mi arrivavano da allenatori, compagni, a volte dagli spettatori, tutti che mi ripetevano la stessa cosa: “a pallone si gioca insieme, passa la palla!”.
Più o meno così ha detto Letta: “lo sport non è un ‘one man show’ ma un gioco di squadra dove tante professionalità e persone giocano insieme”. È stato palese il riferimento a Renzi e la sua voglia di mettere sé al centro di ogni cosa. Una frecciatina quella del Premier che rivela –al di là di quanto ogni giorno si impegnino a smentire- come i rapporti tra i due non siano proprio buoni.
Letta in effetti ha ragione. È necessario sì riconoscere che Renzi merita la fascia di capitano, o per lo meno, di fare la punta. Ha abbastanza fantasia per essere un campione e potrà fare anche tanti goal, questo non lo nega nessuno. Del resto quando uno è forte è forte. Ma c’è un problema: Matteo non sa passare la palla. E allora i compagni cominceranno ad ignorarlo, alcuni a mandarlo a quel paese. Insomma, la squadra non vincerà mai niente. Come è sempre successo anche a me.
E chissà anche io, se avessi saputo passarla…