Lost in BusinessPerché fare (o non fare) gli auguri di compleanno su LinkedIn?

Fare gli auguri su LinkedIn è facile, basta un clic ed il testo è quasi sempre già pronto. Ok è facile ma facile non sempre significa giusto. C’è una scena di Rocky che mi ha fatto sempre sorrider...

Fare gli auguri su LinkedIn è facile, basta un clic ed il testo è quasi sempre già pronto. Ok è facile ma facile non sempre significa giusto.

C’è una scena di Rocky che mi ha fatto sempre sorridere e me la ritrovo spesso in mente pensando ai social. C’è lui in ospedale dopo il primo incontro con Apollo, e l’infermiera dopo aver urlato qualcosa a Poli ancora nella stanza, entra per portare le medicine di rito. Poi si ferma imbarazzata, tira fuori un foglio o qualcosa di simile e chiede di poter avere un autografo per il suo bambino. Rocky acconsente.
Dopo alcuni istanti l’inquadratura è su Rocky che ripensa a cosa è appena successo.

“Al mio amico, Charlie Flynn, che nemmeno conosco”

Oggi è il mio compleanno

Il 28 Luglio, succede ogni anno, è il mio compleanno. Ed ogni anno, da quando sono su LinkedIn, succedono due cose:
– ricevo centinaia di messaggi di auguri
– mi chiedo se davvero ci sia un senso (o sia utile) fare gli auguri solo perché LinkedIn ci suggerisce di farlo.

Da una parte sarebbe semplice dire che non ha alcun senso, siamo in un social network professionale e queste smancerie sarebbe bene lasciarle ad altri spazi ed altri social. Dall’altra non possiamo nasconderci dietro una definizione (professionale!) e bisogna ricordare che siamo tutti, manager, freelance, disoccupati, esseri umani. E gli esseri umani hanno sempre bisogno di contatto, attenzioni ed emozioni.
Vista così è anche accettabile che su un social ci sia spazio per pacche sulle spalle, tirate di orecchie virtuali ed un bel messaggio ai tuoi collegamenti nel giorno del loro compleanno.

Il punto non è però questo. Si tratta ancora una volta di capire, e mettere in pratica, il fondamento di ogni relazione, anche sui social.
Si tratta ancora una volta di autenticità e personalizzazione.

Autenticità: ovvero non farmi gli auguri se non me li avresti fatti incontrandomi per strada.
Personalizzazione: ti prego non mandarmi messaggi con scritto “Auguri” o “Buon Compleanno”.
Ti prego davvero: uno o due punti esclamativi non mi fanno stare meglio, risparmiateli.

Alle 10:40, momento nel quale scrivo queste parole, ho ricevuto su LinkedIn 147 messaggi di Buon Compleanno; la maggior parte portano la firma di persone con le quali non ho mai parlato. La maggior parte sono “auguri” e “buon compleanno”, con uno o due punti esclamativi!!

Grazie

Infine c’è un altro aspetto della vicenda. Che si fa in queste occasioni, si ringrazia?
Finito di pubblicare questo articolo scriverò una dozzina, forse 20, messaggi di ringraziamento. Destinatari sono quei collegamenti, con i quali parlo spesso, non solo in tempo di festa, e che si sono sforzati di aggiungere un tocco personale nel messaggio.

MI ha scritto ad esempio Stefano:
“Te ne arriveranno tanti oggi ma… Auguri Davide!”

Non è un messaggio che finirà nei prontuari degli auguri per ogni occasione ma è vero, ed ha perso qualche secondo per personalizzarlo.
O ad esempio Gianna che ha sintetizzato e fatto centro.

Per il resto, nel giorno del mio compleanno, non c’è altro da dire in proposito: fai ciò che faresti per strada incontrando un amico o un cliente. Abbraccialo o ignoralo allo stesso modo. Sii autentico. Non fare agli altri ciò che non vorresti facessero a te. Ricorda che facile non sempre è giusto.

Grazie comunque a tutti. Anche al mio amico, Charlie Flynn, che nemmeno conosco.

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