È arrivato alla XVI edizione il Premio Umberto Agnelli, che ogni anno viene assegnato dalla Fondazione Italia-Giappone a giornalisti che si distinguono nella comunicazione e nell’informazione tra i due paesi. Lo scorso anno, ho avuto l’onore di ricevere il premio a Milano dalle mani della Signora Allegra Agnelli e del presidente della Fondazione Italia Giappone, l’Ambasciatore Umberto Vattani. Questo premio è stato per me fonte di grande gioia ed è arrivato nell’anno che ha onorato i 150anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone. In un momento di grande fermento culturale per le arti e la cultura giapponese in Italia, sono molto felice di ricordare, anche attraverso questa segnalazione, di quanto i giapponesi amino e siano interessati a conoscere l’Italia in tutti i suoi aspetti con la speranza che anche noi sapremo fare altrettanto.
Quest’anno il Premio è stato assegnato a Takayuki Terashima, produttore della serie televisiva “Racconti dei borghi d’Italia” e Presidente di Telecomstaff, per aver fatto conoscere al pubblico nipponico l’Italia minore, meno monumentale di quella del Grand Tour, ma ricca di storia, di tradizioni, di segreti. Il premio è stato consegnato lo scorso 24 ottobre a Kanazawa nell’ambito della ventinovesima sessione dell’Italy Japan Business Group. Una menzione speciale è stata attribuita alla società italo-giapponese M&M Mediaservices, con sede a Roma, che ha curato l’organizzazione delle riprese in Italia. Ideato nel 2007 da Kazuhiro Taguchi, il programma, in onda dalla BS NTV (Nippon Television), è una delle serie televisive più seguite in Giappone ed ha ha raggiunto l’incredibile obiettivo delle 260 puntate. “La nostra Fondazione ha sempre avuto una particolare attenzione al problema dei piccoli borghi italiani” ha spiegato il Direttore della Fondazione Italia Giappone, Umberto Donati, “anche per onorare il proprio fondatore e primo presidente, il Sen. Dott. Umberto Agnelli, il quale riteneva che la ricchezza culturale dell’Italia risieda proprio nella varietà dei mille Comuni e borghi storici del nostro Paese”.
Il Premio è stato intitolato a Umberto Agnelli per ricordarne sia la figura di imprenditore lungimirante sia la sua passione per il Giappone. Umberto Agnelli fu, tra l’altro, promotore della Fondazione Italia Giappone, dell‘Italy Japan Business Group, e anche International Advisor – insieme con Helmut Schmidt, Edward Heath e David Rockefeller – del Praemiun Imperiale, che è il “Nobel” giapponese per le arti. Già negli anni ’70 Umberto Agnelli auspicava un ampio ed esteso accordo commerciale tra Europa e Giappone, proprio quello che è stato raggiunto nel luglio scorso e che entro quest’anno sarà firmato e ratificato tra la Commissione dell’Unione Europea e il Governo di Tokyo.
Tra i premiati delle passate edizioni. Vittorio Zucconi della La Stampa, Guido Busetto del Il Sole 24 Ore, Marco Panara di La Repubblica, Pino Di Salvo della RAI, Vittorio Volpi per i suoi articoli sul Corriere della Sera, Nello Puorto della RAI, Ernesto Toaldo dell’ANSA, Mauro Mazza direttore del TG2 e Roberto Maggi dell’ANSA, Pio d’Emilia di Sky Tv e Stefano Carrer de Il Sole 24 Ore – per i loro servizi sulla catastrofe di Fukushima – Giulia Pompili de Il Foglio, Mario Sechi già direttore de Il Tempo, opinionista de Il Foglio e collaboratore di Radio 24 e Stefania Viti autrice di numerosi articoli e pubblicazioni sul Giappone. Tra i premiati giapponesi: Akira Kobayashi del Nihon Keizai Shimbun (Nikkei), il più importante quotidiano economico giapponese e Shuichi Habu per la sua lunga carriera nella sezione culturale dello Yomiuri Shimbun, uno dei maggiori quotidiani nipponici che ha sostenuto numerose importanti mostre sull’Italia in Giappone.