Lo dico subito: Scuola di Polizia non è un gran bel film. Non uno che ha retto alla prova del tempo, almeno. È zeppo di luoghi comuni, gag da quattro soldi, battute su neri e gay, sessismo e scene con ragazze mezze nude messe lì apposta per far felice il pubblico che due anni prima aveva portato al successo Porky’s. Ma è un film a cui si vuole bene.
La premessa di Scuola di Polizia non è praticamente raccontata nel film ma è il motore di tutto quanto. Ci sono due cartelli iniziali che spiegano perché allo sgangherato e improbabile gruppo protagonista del film è permesso di arruolarsi tra i cadetti della scuola. Dicono: «il sindaco Mary Sue Beal ha annunciato un cambiamento nelle pratiche di assunzione per le forze di polizia della città. Altezza, peso, sesso, educazione o forza fisica non sono più state prese in considerazione per valutare l’idoneità delle reclute della Scuola di Polizia. E centinaia di persone che non avrebbero mai potuto nemmeno sognare di diventare ufficiali di polizia, si sono iscritte immediatamente». Insomma, i protagonisti di Scuola di Polizia sono i diversi e gli emarginati (Mahoney e Jones, addirittura piccoli criminali all’inizio del film). E il film racconta la storia delle loro rivincite e della loro redenzione contro un sistema che non li accetta. Anche loro, alla fine, possono diventare eroi e possono salvare la città (da una rivolta che, va detto, salta fuori dal nulla). Le battutacce e gli stereotipi però arrivano da tutte le parti e, a rivedere il film oggi, ho fatto quasi fatica a fare il tifo per Mahoney e il terribile comandante Harris si è rivelato molto meno cattivo e perfido di quanto ricordavo.
Scuola di Polizia, però, è anche un film che riesce a catturare perfettamente un momento storico e un genere, il comico surreale, che in quegli anni aveva grande successo. E grazie a una quantità di personaggi memorabili (e, forse, a una quantità di passaggi in televisione) è diventato un culto che tutti ricordiamo con almeno un po’ di affetto, specialmente oggi che è il suo trentesimo compleanno.
Nel 1984, Scuola di Polizia, è anche stato un enorme successo commerciale. È costato 4 milioni e mezzo di dollari e in un anno di uscite cinematografiche pazzesche (tra cui Karate Kid, Ghostbusters, Gremlins e Dune), il film ha incassato 150 milioni di dollari in tutto il mondo, ed è stato il sesto film più visto negli Stati Uniti. Il film ha anche avuto 6 (sei!) seguiti, uno per ogni anno dal 1984 al 1989 e poi un altro nel 1994, e ha dato vita a due serie televisive, una con attori e una famosissima a cartoni animati.
Gli attori di Scuola di Polizia, 30 anni dopo
Quasi tutti gli attori sono diventati quelli di Scuola di Polizia. Ma molti sono andati avanti con la loro carriera di attori e, alcuni, fanno ancora film o serie tv.
Steve Guttenberg è il protagonista di Scuola di Polizia, Mahoney. La cosa più pazzesca da dire su di lui è che, per interpretare il protagonista di Scuola di Polizia ha rifiutato il ruolo di Peter Vinkman in Ghostbusters (uscito nello stesso anno). Negli anni Ottanta ha fatto qualche altro grosso film, tra cui Tre scapoli e un bebè, Cocon e Corto circuito, ma dagli anni Novanta si è gradualmente ritirato dalla carriera, facendo solo in piccole parti o cammeo in film e serie tv. Nel 2012 ha anche pubblicato un libro dal titolo The Guttenberg Bible (La bibbia di Guttenberg) in cui racconta dei suoi primi fenomenali anni da attore. Durante un’intervista del 2012 ad A.V. Club, Guttenberg ha parlato così del suo ruolo in Scuola di Polizia:
«[…] sono stato davvero fortunato di recitare in così tanti film che vengono trasmessi così spesso. Non ho meriti, sono solo stato fortunato. Ho cinque, sei o sette film che vanno in onda di continuo. Ci sono altri attori fantastici che hanno fatto grandi parti, i loro film escono, vanno bene al cinema e poi non li vedi più. Per qualche ragione non riescono a risuonare con la gente. Sono stato molto fortunato coi film in cui ho recitato […] sono sempre in giro, risuonano e sono tutti bei film».
Michael Winslow è Jones, l’uomo in grado di fare qualsiasi rumore con la bocca. E Scuola di Polizia ha avuto l’enorme merito di aver fatto scoprire al mondo il suo talento. Winslow è ancora in giro, ha fatto una applicazione per smartphone con i suoi suonino, ha un tour mondiale e di recente è stato a Late Night with Jimmy Fallon dimostrando di saperci ancora fare.
Kim Cattrall è Karen Thompson, la ragazza che Mahoney cerca di sedurre per tutto il film. È senza dubbio l’attrice che ha avuto più successo dopo Scuola di Polizia. Dopo il film l’abbiamo rivista in Grosso guaio a Chinatown di John Carpenter e soprattutto è diventata Samantha di Sex and the City.
G. W. Bailey è il capitano Harris, un attore che ha interpretato per tutta la vita militari o poliziotti. Ha iniziato come Luther Wilson Rizzo in M*A*S*H, ha continuato con Suola di Polizia e, ultimamente, è il detective Provenza nella serie televisiva Major Crimes (spin-off di un’atra serie in cui interpretava lo stesso personaggio, The Closer).
David Graf (Tackleberry) e Bubba Smith (Hightower) sono, purtroppo, entrambi morti. Il primo nel 2001 per un attacco cardiaco e l’altro nel 2011 per un’intossicazione da medicine. Nessuno dei due aveva fatto molto altro oltre a tutti i seguiti di Scuola di Polizia.
Scuola di polizia 2014
È almeno dal 2007 che svariati produttori e registi cercano di far uscire un nuovo film della serie Scuola di Polizia, si è parlato sia di fare un’ottavo film correlato con gli altri, sia di fare un remake del primo con attori e reclute completamente nuove. A un certo punto sembrava addirittura che scrittura e regia del film fossero state affidate a Steve Guttenberg, il sergente Mahony, ma alla fine non se ne è fatto niente. L’ultima promessa riguardo al film viene dalla New Line Cinema che nel 2012 ha affidato a Scott Zabielski, regista della serie comica statunitense Tosh.0, la direzione del film e a Jeremy Garelick, autore della serie tv The Rebels prodotta da Amazon, la sceneggiatura. L’idea era di far uscire il film nel 2014 ma fino ad oggi non se ne è saputo nulla.