Economia

Il peccato originalePer Carlo Bonomi, è stato Giuseppe Conte a scrivere male dall’inizio il Pnrr italiano
Il presidente di Confindustria ricorda gli “Stati generali dell’economia” a Villa Pamphilj nel giugno del 2020: «Noi immaginavamo un Piano che si concentrasse a rafforzare il potenziale di crescita del Paese. Ci siamo invece trovati di fronte a una serie di interventi a pioggia». Poi è arrivato Mario Draghi, «ma ebbe quaranta giorni per rifare il piano, non ci fu il tempo di cambiare molto»