Maya Angelou è morta all’età di 86 anni nella sua casa in North Carolina. È difficile spiegare chi fosse a chi non la conosce, come è difficile spiegare la forza delle sue parole senza sentirla recitare. È difficile immaginare quello che ha portato addosso tutta la vita, una vita passata a lottare per dei diritti che sembravano sempre più lontani e irraggiungibili, sempre più fumosi, sempre più retorici e meno concreti. Ha scritto della sua infanzia in un sud afflitto dalla segregazione e ha passato al giovinezza a cercare di liberarsi del suo peso, esorcizzandolo con la poesia. Ha vinto più di cinquanta premi, è stata riconosciuta come poetessa laureata e ha ricevuto la più grande onoreficenza civile prevista dal governo degli Stati Uniti: la Medaglia presidenziale della libertà, per I Know Ehy the Caged Bird Sings, l’autobiografia della sua infanzia.
È difficile spiegarla, dicevamo, senza sentire la sua voce, per cui eccola: