«Cassano non mi è mai piaciuto, ma il giocatore più sopravvalutato è Menez»

ritorna la serie a

Serie A, Serie B ed Europa League. Liga, Eredivisie, Bundesliga e Premier (compresa la FA Cup). E le qualificazioni a Euro 2016. Ovvero, il calcio su Sky per la nuova stagione del pallone. Tutto questo non avrebbe senso se a corredo non ci fosse una redazione attenta e una squadra di opinionisti laureati (sul campo). Tra questi spicca Billy Costacurta, protagonista di Sky Calcio Show al fianco di Ilaria D’Amico e Giancarlo Marocchi. Lui che negli anni ’90 costituiva la diga del Milan sacchiano, prima, e capelliano, poi (insieme con Tassotti, Baresi e Maldini). Lui che, secondo il Daily Telegraph, è il secondo calciatore più sottovalutato della storia recente (un gradino sotto l’indomito inglese Carrick). 

Intanto la Serie A è ai blocchi di partenza, il pianeta calcio si affaccia al suo ennesimo Anno Zero, gli stadi si adeguano, le regole cambiano e sposano la tecnologia. A corredo, l’età media delle squadre, che si abbassa vertiginosamente. E il livello? Più sottovalutati o sopravvalutati? La parola a Costacurta. 

«Il più sopravvalutato? Se penso all’ultimo campionato dico il milanista Menez. Il mio amico Pippo Inzaghi ha sbagliato a puntare troppo su un giocatore del genere»

Il Telegraph scrive che Costacurta è stato uno dei giocatori più sottovalutati della storia. Chi oggi, secondo lei, è sopravvalutato e sottovalutato?
Se penso all’ultimo campionato di Serie A, punto il dito su Menez: gran parte dei guai del Milan vanno ascritti all’idea di considerarlo quale salvatore della patria. Il mio amico Pippo Inzaghi ha sbagliato a puntare troppo su un giocatore del genere. Tra i sottovalutati, paradossalmente, metto in testa Leonardo Bonucci: ha ancora piccoli limiti in fase difensiva, ma il quarto scudetto consecutivo della Juve deve molto alla sua presenza. È uno dei pochi difensori moderni in circolazione.

La serie A ha ripreso a spendere: meno scambi e più investimenti. È proprio il caso della Juve, vedi Dybala e Alex Sandro che potevano essere presi a parametro zero nel 2016.
La Juventus ha fatto investimenti importanti, non poteva essere altrimenti dopo la bellissima cavalcata in Champions. Per rimanere tra le prime quattro d’Europa – e secondo me ce la farà – era necessario mettere mano al portafogli. Lo stesso dicasi per Roma, Milan e Inter: da Bacca a Romagnoli, da Dzeko a Kondogbia, tutti giocatori di livello europeo.

La sua stessa maglia e il suo stesso ruolo per Romagnoli: giusto spendere 25 milioni?
Dico di sì. Come lui ce ne sono pochi, tanto in Italia quanto a livello europeo. Inoltre, ritengo abbia ampi margini di miglioramento, può diventare un top player nel giro di un paio d’anni. L’ho seguito dal vivo ai recenti Europei, ha personalità, visione di gioco, concentrazione e carica agonistica. Il Milan ha fatto benissimo a prenderlo in fretta e a quelle cifre.

«Il Milan ha fatto bene a prendere Alessio Romagnoli per 25 milioni di euro. Come lui ce ne sono pochi, può diventare un top player nel giro di un paio d’anni»

Su quale giovane punterebbe?
Mi fa una bella domanda, perché mai come quest’anno vedo tanti ragazzi tra i titolari delle grandi squadre. L’età media si è abbassata e le belle sorprese non mancheranno: tra questi cito Belotti, nuovo acquisto del Torino, sono certo che con un allenatore come Ventura potrà fare un gran campionato. E, sempre in tema di Under 21, continuo a puntare molto su Berardi: sta smussando alcuni angoli del suo carattere, poteva essere il trequartista perfetto per la Juventus.

Nuova stagione: terza fila con Fiorentina, Lazio e Napoli?
Credo che il Napoli possa ambire anche ad una seconda fila, potenzialmente è quella che si è  rinforzata di più tra le tre. Ho apprezzato molto il mercato della Lazio, pochissimi innesti ma di qualità, penso a Milinkovic e Kishna.

A proposito di Fiorentina, Paolo Sousa si candida ad essere il tecnico rivelazione dell’anno ancor prima di concludere la stagione.
Un tecnico serio e competente, lo seguo con attenzione dai tempi del Videoton, in Ungheria. È intelligente proprio com’era da giocatore, non lascia mai nulla al caso, sa trattare i giocatori e dialogare con tutti, dai tifosi alla società. Per il resto, credo che la Fiorentina dipenda molto dalla condizione fisica di Giuseppe Rossi, Bernardeschi è ancora una scommessa.

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Parentesi estera: tra tutti quelli che hanno deciso di “fuggire”, la scelta di Giovinco appare la più curiosa, considerato il potenziale del ragazzo e la sua età…
Devo ammetterlo, provo molta invidia per Sebastian! (ride, ndr) Arriva in America al momento più opportuno: non credo alla sua come una scelta esclusivamente economica. Recentemente sono stato a New York e ho fatto visita ad Andrea Pirlo: mi creda, da quelle parti non sono poi così indietro. Il calcio sta progressivamente acquisendo senso e dignità. E ottime professionalità.

Torniamo alla nostra griglia: è corretto inserire le milanesi in seconda fila?
Il Milan ha fatto benissimo a scegliere Mihajlovic, soprattutto sotto l’aspetto della personalità. A questo aggiungiamo acquisti di altissima qualità e quella giovanissima coppia difensiva che secondo me rappresenta una avvincente scommessa. Mi conceda un azzardo sull’Inter: se Mancini riesce a a trasmettere ai suoi maggiore serenità, a vantaggio di istinto e frenesia, potrebbero andare sul podio. Una gestione intelligente della partita, ecco cosa manca oggi ai nerazzurri.

Milan: serve davvero Ibrahimovic, oppure è il solito colpo ad affetto alla Berlusconi?
Fumo negli occhi, non credo sia possibile. Il Milan potrebbe tranquillamente farne a meno: ritengo più giusto puntare su quell’idea di progetto costruita in estate.

«Non sono mai stato innamorato di Cassano, non penso farà moltissimo perché la Samp possa rientrare in Europa. Lo ammetto, mi stupirebbe una sua grande annata»

Bologna, Carpi, Empoli e Frosinone: quale potrebbe essere la versa sorpresa della stagione?
Delio Rossi è un grande allenatore, il suo Bologna resterà certamente nella massima serie. Sono molto curioso di vedere all’opera il Frosinone di Stellone, uno che capisce di calcio: i ciociari esprimeranno sempre un ottimo calcio, ma dubito possano ambire alla salvezza. Vedremo.

Siamo partiti con sopravvalutati/sottovalutati: come giudica a riguardo il rientro di Antonio Cassano?
Non sono mai stato innamorato di lui, non penso farà moltissimo perché la Samp possa rientrare in Europa: al di là della componente fisica, le sue motivazioni sono per forza inferiori rispetto agli anni passati. Lo ammetto, mi stupirebbe una sua grande annata. 

Juventus e Roma in prima fila: sono alla pari? Quali sono i due giocatori dai quali si aspetta di più?
La Juve è ancora favorita, nonostante abbia perso qualcosa rispetto all’anno scorso. Vidal, Pirlo e Tevez erano tre giocatori-simbolo, soprattutto i due sudamericani sapevano trasmettere vitalità e  tensione agonistica, qualità che non vedo quest’anno tra i bianconeri. Da una parte vedo bene Pogba, a mio avviso Pallone d’Oro entro tre anni, mentre in casa Roma è Salah l’elemento che può stravolgere i piani di Allegri.

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MESSAGGIO PROMOZIONALE

Sempre a proposito di Juve: a 43 anni Giampiero Boniperti divenne Presidente della squadra bianconera. Potrebbe succedere anche per Alessandro Del Piero?
Perché no, ha le qualità umane per ambire ad una carica del genere. Tuttavia, credo che a monte debba esserci un effettivo percorso in quella direzione: Alessandro è un uomo intelligente, sa fare scelte importanti e quelle di giocare in India e Australia non sono state decisioni di natura economica. Agnelli sta facendo benissimo e penso che si stia anche divertendo, ma prima o poi si stancherà.

«Finalmente arriva la tecnologia nel calcio. Quello dei goal fantasma deve essere solo il primo passo, credo che si debba applicare anche al fuorigioco: tre secondi per evitare a tutti ore ed ore di moviola»

Tecnologia applicata al calcio: siamo pronti al debutto della Goal Technology, per evitare i famigerati “gol fantasma”. È un po’ come ammettere l’inadeguatezza o il fallimento degli arbitri di porta?
Da ex difensore colgo come una manna dal cielo l’avvento della tecnologia nel calcio. Quello dei goal fantasma deve essere solo il primo passo, credo che il tutto si debba applicare – e in fretta – anche al fuorigioco: tre secondi per evitare a tutti ore ed ore di moviola.

In chiusura un tema molto importante, gli stadi: quello di Udine è praticamente pronto, Milano e Reggio Emilia ospiteranno le finali di Champions, mentre a Genova e Firenze hanno completamente rifatto il manto erboso. Un buon segnale, non crede?
Non è un segnale, è Il segnale. Ho sempre pensato che gli stadi rappresentassero il benchmark di un campionato professionistico. Quello che si sta facendo in Italia, se a gli esempi che ha indicato aggiungiamo le ipotesi Roma e Milano, è punto di partenza ideale di una concreta rivoluzione sportiva.

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