Le uniche due (o tre) cose da fare per avere successo

Le uniche due (o tre) cose da fare per avere successo

Per avere successo nella vita e nel lavoro (se le due cose possono davvero considerarsi distinte) non ci vuole poi così tanto. Oltre alla fortuna, che è in sé imprevedibile e, come diceva Machiavelli, fiume in piena da cui l’uomo può solo ripararsi, ci sono alcune regole fondamentali che si possono mettere in pratica e regalarsi una via migliore. 

Secondo questo sito, che riporta le convinzioni di James Altucher, manager di hedge fund, imprenditore e autore di bestseller, ci sono solo due cose da fare: migliorarsi ogni giorno e sperimentare varie cose. Secondo LinkPop ce n’è anche una terza: vestirsi bene.

Migliorarsi ogni giorno
Altucher, con “migliorarsi”, intende l’attitudine allo studio e alla continua applicazione di nuove idee e convinzioni in almeno cinque campi: fisico, emotivo, mentale e spirituale.
Il campo fisico è presto detto: mantenersi in forma, facendo sport ed esercizi fisici, oltre che seguire una dieta sana. Noi siamo quello che mangiamo, per cui il junk food ci trasforma in spazzatura.
Il campo emotivo è un attimo più complesso: Altucher consiglia di circondarsi di amici e persone che offrano sostegno, attenzione, stima e ispirazione. Persone positive, non corrosive. In teoria tutti gli amici dovrebbero essere così, ma si sa che non è facile scegliere le persone giuste.
Il campo mentale è, invece, una ginnastica del cervello vera e propria. “Ogni giorno mi sforzo di inventare dieci nuove idee. Dieci non sono poche. Quando sei a quota quattro-cinque va tutto bene, sono quelle su cui, in realtà, si lavorava già prima. Ma superate le sei idee, diventa davvero una fatica”. Il cervello funziona come un muscolo, sostiene. Va tenuto allenato.
Infine, il campo spirituale. Non c’entra nessuna religione, ma chi crede può senza dubbio affidarvisi. Altucher preferisce concentrarsi sulla gratitudine e coltivare il senso dello stupore di fronte alle cose del mondo.

Impegnarsi in più discipline
La seconda regola, è l’opposto delle 10mila ore di Malcolm Gladwell. È nota: secondo l’autore americano, per diventare i numeri uno in un campo specifico, qualsiasi, occorre esercitarsi per almeno 10mila ore (che non sono poche). Oltre al fatto che il “metodo-Gladwell” presenta diverse falle, Altucher non è d’accordo sul principio che lo ispira: “Non conviene essere i migliori in assoluto in un campo solo. È meglio impiegare lo stesso tempo a imparare, bene, più cose. Poi, se si riesce, a combinarle insieme e trarne idee nuove. Senza per forza essere i migliori”. Si può studiare bene il business e la moda, ad esempio. O l’arte e il marketing. Combinando le due cose in modo intelligente, anche seguendo le onde del caso, che portano a mondi imprevedibili, si possono fare i soldi e, soprattutto, vivere felici.

Vestirsi bene
La terza regola, che si è permesso LinkPop di aggiungere, è vestirsi bene. Non è una banalità. Serve per sentirsi sempre a proprio agio, anche quando si cerca di inventare nuove idee. L’abito non fa il monaco, ma spesso risolve le situazioni più imbarazzanti.

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