Sepp Blatter e Michel Platini sono stati condannati a 8 anni di squalifica. Per il Comitato Etico cella Fifa sono colpevoli delle accuse di corruzione. Per Blatter anche 50.000 franchi di multa, 80.000 per Platini.
Per il francese si chiudono così le porte alla corsa per la presidenza Fifa, alla quale si era candidato per succedere proprio a Blatter. I due dovrebbero fare ricorso contro la sentenza.
Blatter è comparso personalmente davanti al Comitato Etico giovedi scorso, proclamando la propria innocenza in una lettera inviata a tutti i 209 membri della Fifa, in cui ha paragonato il processo all’inquisizione spagnola. Platini ha rifiutato di comparire di persona, con i suoi avvocati che hanno condotto l’udienza di nove ore davanti al Comitato.
Nessuno dei due è stato in grado di fornire un contratto scritto per il pagamento ricevuto spiegare il motivo per cui alla fine si è pagato nel 2011, poche settimane prima delle elezioni presidenziali. Oltre alla presunta corruzione, le accuse si basano su altri quattro potenziali violazioni: cattiva gestione, conflitto di interessi, falso in bilancio e non cooperazione con il comitato etico. Il Procuratore generale della Svizzera sta anche indagando se i due milioni di franchi svizzeri costituiscono quello che viene definita una “pagamento sleale”.
“Sono davvero dispiaciuto di essere considerato come un punching-ball. Sono triste per la Fifa e per tutto il mondo del calcio”, ha spiegato Blatter. “Sono dispiaciuto soprattutto per l’aspetto umano di questa situazione. Ero ottimista, pensavamo di aver convinto il Comitato Etico di come è stata creata questa situazione”, ha aggiunto il 79enne dirigente svizzero. Io continuo a essere il presidente della Fifa. A me dispiace, io non me ne vergogno, mi vergogno delle prove che hanno presentato. Continuerò a combattere, andremo in appello e poi al Tas”.