Quando il saluto nazista lo facevano gli americani

Nasce molto prima, negli Usa, come gesto per salutare la bandiera. Dopo il 1940 decisero di cambiarlo per evitare equivoci

Era un bel modo di salutare, pensò Francis Bellamy nel 1892, quando, componendo il testo di giuramento di fedeltà alla bandiera americana, aggiunse anche un gesto di accompagnamento. Un bel braccio teso, con mano tesa. Ottima idea. Così bella che, qualche anno dopo, sarà utilizzata anche in Germania, dal partito nazista.

Pochi lo sanno, ma il saluto nazista fu inventato in America. Era il “saluto Bellamy”, con le braccia tese verso la bandiera americana. A sua volta, Bellamy si era ispirato a un tipo di saluto romano (la stessa fonte cui attingono fascisti e nazisti).

Quando, nel 1940, qualcuno fece notare con qualche timidezza che il saluto alla bandiera somigliava molto a quello che era in voga in Germania e in Italia, si decise subito di cambiarlo. Al suo posto, ora, c’è una mano sul cuore, molto meno equivoca.

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