Non sempre è facile prendere in mano le redini della propria vita, specialmente se questa è stata indirizzata durante l’adolescenza, e non è altrettanto facile essere certi di aver scelto il meglio per noi, ciò che ci rende felici e grati per la nostra giornata. Sotto queste premesse mi sono molto spesso domandato (lo faccio tuttora): Cosa vuoi, veramente?.
La differenza sostanziale la fa la parola “veramente” perché implica una immersione in se stessi, un’analisi sincera, libera e spregiudicata per trovare una risposta soddisfacente.
La domanda ci mette all’angolo, ci costringe, quasi ci minaccia e, spesso, le risposte sono un aggiustamento, un accomodamento per rimandare, per non sentirsi mai all’altezza e pronti a mettere sottosopra la nostra vita, anche se nel cuor o conosciamo i nostri profondi desideri.
Questo vale non soltanto nei casi estremi di insoddisfazione ma anche per le più piccole faccende quotidiane, questioni irrisolte che ci trasciniamo per giorni, mesi addirittura anni rimandando nella speranza che prima o poi si risolvano.
Quante cose rimandiamo nella speranza che prima o poi si risolvano da sole?
L’energia vitale non è infinita, è una quantità precisa e limitata per ognuno, se potessimo utilizzarla completamente per ciò che ci rende felici e soddisfa la nostra esistenza non sarebbe meglio, piuttosto che sprecarne una parte per mantenere aperte delle questioni, alimentare l’incertezza, il timore?
Sono arrivato alla conclusione dopo svariati tentativi che l’azione più efficace è quella di provare ogni giorno a dirmi: questo è il tuo momento!
Siamo abituati a guardare gli altri, a elogiarli per le loro conquiste, mentre con noi stessi siamo pronti a criticare, aspettare, pianificare, a ricercare il momento, il tempo, il luogo, migliori, ideali, adatti, per fare, e intanto nell’attesa ci consumiamo la vita. Ti voglio dire senza mezzi termini che il momento ideale non arriverà, non ci sarà il giorno giusto, non sarà tutto perfetto, per questa ragione l’occasione migliore è quella che possiamo ricercare e vivere ora. «Se non ora, quando?» diceva Primo Levi.L’occasione migliore è quella che possiamo ricercare e vivere ora: «Se non ora, quando?» (Primo Levi)
Mettiamo da parte le nostre convinzioni, le nostre paure, i nostri dubbi, le nostre certezze e buttarci nella vita con quella speranza certa che la vita ci darà una mano e rispondendo sinceramente alla domanda “cosa voglio veramente? ” si mostrerà davanti a noi la possibilità di poterlo ottenere ora, in questo istante, perché sono pronto, perché sono preparato, perché ho lavorato per arrivare qui, quindi lo posso fare ora, è il mio momento, di nessun altro, solo mio!