Caro affittiStudenti fuori sede: per una stanza singola si spendono più di 600 euro

Aumentano ancora i prezzi degli affitti per gli universitari fuori sede. Le città più care restano Milano e Roma. Prezzi in aumento anche a Torino, Siena, Venezia e Padova. Per risparmiare bisogna andare nel Mezzogiorno

Gi affitti per gli studenti universitari fuori sede non conoscono crisi. I prezzi crescono di anno in anno, raggiungendo cifre stellari a Milano e Roma. Basta fare un giro tra i principali siti web di affitti, come stanno facendo in questi giorni molti degli oltre 850mila studenti universitari fuori sede di tutta Italia che non hanno accesso agli studentati. Per una stanza singola si sfiorano anche i 700 euro al mese, per un posto letto in doppia si superano 300 euro. I calcoli esatti li ha fatti l’ufficio studi del sito Immobiliare.it sui prezzi delle principali 14 città universitarie italiane: quest’anno si spenderanno in media 400 euro per una singola e 280 per condividere una doppia. Con una crescita dei prezzi rispettivamente del 4 e 2 per cento rispetto al 2015.

Milano continua a essere la città più cara per gli studenti universitari fuori sede. Per avere una stanza singola sotto la Madonnina servono 510 euro (cifra che supera del 28% il dato nazionale, per giunta cresciuto del 5% rispetto allo scorso anno), per una doppia si spendono 345 euro (+2% rispetto al 2015). Se poi si vuole vivere nel cuore della città, nelle zone più centrali la richiesta media per una stanza singola è di circa 600 euro al mese.

Al secondo posto in classifica troviamo Roma. Vista la maggiore estensione della Capitale, con zone molto distanti dai poli universitari e quindi più economiche, i prezzi medi si abbassano rispetto a Milano. Per una singola in media vengono richiesti 440 euro al mese (+6% rispetto al 2015), per una doppia 300 euro (+3%). Ma se si vuole vivere nel centro storico o anche solo non troppo lontano dalle aule universitarie, i prezzi delle singole superano in media i 500 euro mensili.

Sul terzo gradino del podio, Firenze. Dove però, in controtendenza rispetto alla situazione nazionale, i prezzi rispetto allo scorso anno sono scesi del 4% per la stanza singola e addirittura del 9% per la doppia. Il prezzo medio nel primo caso è di 335 euro, nel secondo 250 euro.

Balzo in avanti nella classifica per Torino e Siena, dove i prezzi degli affitti per gli universitari sono cresciuti dell’8 per cento in un solo anno. Superando anche i prezzi già alti di una delle principali destinazioni universitarie, Bologna, solitamente al quarto posto in classifica ma quest’anno scesa in sesta posizione. Aumenti non da poco anche per Venezia e Padova (+9% in un anno). Mentre le uniche città in calo sono Palermo (-8%) e Firenze (-4%). Le case meno care si trovano al Sud Italia. Catania e Palermo sono le città più economiche, con un costo di 200 e 180 euro al mese per una stanza.

Ma anche dove i prezzi sono più bassi, i proprietari preferiscono affittare case e stanze agli studenti anziché ai giovani lavoratori. Non solo per la possibilità di optare per canoni concordati e vantaggi fiscali, ma soprattutto per la “garanzia” dello stipendio dei genitori. Che – con questi prezzi – si assottiglia di anno in anno.

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