Come trasformare la tua vita da ordinaria in eccellente

Avere successo nel proprio ambito lavorativo è ciò che più interessa nella nostra società. Realizzarsi, però, non è per tutti: bisogna avere, innanzitutto, talento e passione

Viviamo in un’epoca in cui le storie di persone eccellenti, come sportivi, startupper e giornalisti, sono molto popolari. La domanda che mi pongo spesso è: in che modo le loro “ricette” possono essere replicate per rendere eccellente una vita comune?

Partiamo, dunque, dal concetto stesso di successo. Entrando in libreria e osservando i volumi del genere “self help”, è facile notare come esistano, di fatto, due macro categorie. Da un lato quelle opere che mostrano come l’autorealizzazione sia a portata di mano (“Come ottenere il meglio da sé e dagli altri” del motivatore Tony Robbins), dall’altro quei titoli che, al contrario, mirano a far accettare le inevitabili imperfezioni e delusioni dell’esistenza (per esempio “Più forte dei no: corso intensivo di fiducia in sé stessi” di Jia Jiang), quasi a comunicare che il successo non è per tutti.

Di cosa parliamo dunque quando parliamo di successo? A volte, grandi personalità hanno saputo riconoscere velocemente un proprio talento e coltivarlo. Più spesso dimostrano di avere perseveranza e metodo. Bebe Vio, straordinaria atleta paralimpica, non ha dubbi: “A Jury Chechi dicevano che non era bravo come atleta finché non ha vinto le olimpiadi grazie alla passione”.

Quella passione che ha portato Nerio Alessandri, che assemblava macchine da palestra in un garage della provincia di Cesena, ad un impero come quello di Technogym.

Talento e passione, dunque. E tre elementi tattici.

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